Sono le ragazze l’ancóra e l’àncora del servizio civile

di Martina Barnabei
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Formazione professionale e personale sono gli obiettivi di ognuna di loro

We Can Do It

Stando ai dati dell’Ufficio nazionale per il Servizio Civile, confermati successivamente dal Cnesc nel nuovo rapporto, le ragazze sono la spina dorsale del Servizio civile. Il 62% dei volontari è costituito da ragazze e sono in continua crescita rispetto ai ragazzi.

Il portale “IoDonna” ha incontrato alcune delle tantissime ragazze che svolgono il Servizio Civile, ciascuna di loro si è raccontata parlando della propria esperienza: Aurora è a sostegno di anziani e bambini, Martina è impegnata in un progetto per la salvaguardia dell’ambiente in Belgio, Simona è occupata nell’ambito dell’integrazione culturale dei migranti. Ognuna di loro ha una storia diversa, un compito diverso ma ciò che le unisce sono le motivazioni che le hanno spinte ad affrontare questa grande e importante esperienza. Nonostante i tempi duri sotto il profilo economico ciò che le ha motivate non è, almeno primariamente, il contributo economico; ognuna di loro ha come obiettivo primario la crescita personale, la voglia di realizzarsi non solo in ambito lavorativo ma anche umano.

Nonostante non si possa definire lavoro vero e proprio, cosa nota a tutti i volontari, il Servizio Civile permette ad ogni ragazzo\a di acquisire delle abilità a livello di lavoro di squadra, di problem solving che gli permetteranno di affrontare in modo più consapevole il mondo del lavoro.

Il presidente della Conferenza Nazionale degli enti di Servizio Civile, Licio Palazzini, ha accolto con entusiasmo il dato elaborato e ha dichiarato: «È un dato che ci riempie di entusiasmo, considerando proprio lo straordinario “capitale umano” maturato da queste giovani donne nel corso del loro anno di servizio al Paese. Non esiste nessuna esperienza formativa che possa reggere il paragone: in qualsiasi settore abbiano lavorato, dall’assistenza ai beni culturali, dall’educazione all’ecologia, queste ragazze hanno vissuto un anno di formazione sul campo, e credo anche di cambiamento e maturazione».

(Fonte: IoDonna / Fonte foto: Wikipedia)