Napoli Est: con il Servizio Civile di Arteteca la rigenerazione sociale passa dalla street art

di Redazione

Anche quest'anno l'Associazione Culturale Arteteca impegnerà nuovi giovani volontari del Servizio Civile Universale per animare il quartiere di Ponticelli, un territorio che, non senza difficoltà, cerca oramai da anni il proprio riscatto anche grazie al Parco dei Murales, programma di creatività urbana per il sociale avviato nel 2015

break dance

"La creatività urbana per il sociale: giovani per il territorio e la comunità" è il titolo del progetto che prende il via oggi, approvato con un punteggio nazionale di 74/80, assegnato dal Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il, realizzato in partenariato con Amesci, vedrà anche quest'anno la partecipazione di quattro volontari amanti della street art, del suo ruolo sociale, dei laboratori di comunità e della progettazione creativa partecipata. Questa volta, l'orizzonte d'operazione sarà più ampio: i volontari potranno studiare nuove aree del quartiere, costruire laboratori e strumenti di dialogo in nuovi complessi residenziali della periferia orientale di Napoli, oltre a dialogare con gli artisti e impegnarsi nella promozione delle opere e degli street art tour, ma soprattutto vivere una stagione di grande stimolo alla rigenerazione sociale dei territori non ancora centrali attraverso la creatività urbana.

Dal 2016 ad oggi, ben dodici volontari hanno prestato servizio tra il Centro Territoriale per la Creatività Urbana, sede operativa di Arteteca, ed il Parco dei Murales; in particolar modo qui, tra le opere prodotte da INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana, unità tematica di Arteteca, e realizzate da artisti italiani di fama internazionale, hanno preso vita numerosi laboratori ludico-creativi, primi in Italia ad essere condotti da volontari del Servizio Civile impegnati nel campo della street art. I volontari hanno così potuto accompagnare gli artisti durante il work in progress delle grandi opere, in particolare per i murales firmati da La Fille Bertha, Daniele Nitti, Fabio Petani e Zeus40, ma soprattutto hanno incontrato la comunità, impegnandosi personalmente nell'attivazione di numerosi laboratori, da quelli di lettura e disegno, confacenti anche all'ideazione dei grandi murales, alle attività di break-dance, juggling, teatro napoletano, rap, magia ed anche tinteggiatura condivisa degli androni del Parco.

"L'obiettivo principale del progetto di Servizio Civile che abbiamo proposto negli ultimi anni va di pari passo con la nostra idea di riqualificazione artistica e rigenerazione sociale avviata con il Parco dei Murales, primo programma sistemico in tal senso con le prime grandi opere di street art per il sociale in tutta Napoli: l'intento è quello di conquistare una nuova considerazione centrale della propria territorialità e questo è maggiormente possibile con la partecipazione di giovani volontari, spesso nati e cresciuti in periferia, grazie ai quali continuiamo ad essere presenti sul territorio - al di là delle opere di street art. Soprattutto, la loro presenza aiuta a creare un ponte diretto con i giovanissimi che vivono nella comunità e divengono per molti dei veri punti di riferimento. Un giorno, casomai, saranno proprio i bambini del Parco dei Murales - gli stessi che negli anni si sono tanto appassionati da volersi "vestire da opere" a Carnevale o voler essere presenti nelle guide registrando informalissime audioguide del Parco - ad impegnarsi in progetti di Servizio Civile per animare il territorio in cui sono nati. Almeno questo è ciò che ci auguriamo di cuore." Luca Borriello, presidente Associazione Culturale Arteteca e direttore ricerca INWARD