Servizio civile universale, il ministro Spadafora scrive ai volontari

di Redazione

Il ministro si rivolge a coloro che hanno sospeso il servizio assicurando che ci sarà il modo di recuperare e a coloro che invece stanno continuando ringraziandoli per quando stanno facendo: “Siete parte di una straordinaria squadra della solidarietà”

servizio civile universale In una lettera inviata in questi giorni direttamente agli operatori volontari del Servizio Civile Universale, il Ministro con delega, on. Vincenzo Spadafora, sottolinea la particolarità del momento che sta vivendo l’Italia a causa dell’emergenza COVID-19 e li incoraggia a dare il loro contributo.

Dopo l’ultima Circolare del Dipartimento delle Politiche giovanili e del Servizio Civile Universale del 10 marzo, che ha dato indicazioni agli Enti sulla gestione dei giovani in questa particolare momento, il Ministro scrive come “il periodo di servizio civile coincide con l'emergenza Coronavirus, e per questo la maggior parte dei percorsi è stata sospesa. Mi dispiace moltissimo: cercheremo di trovare il modo per recuperare questo tempo e farvi completare il periodo previsto non appena ce ne saranno le condizioni”.

“So che invece alcuni di voi stanno continuando perché impegnati in Enti che stanno fronteggiando, in modi diversi, l'emergenza: voglio ringraziarvi, vi siamo davvero grati per quanto state facendo in difesa della Patria, incarnando pienamente lo spirito del servizio civile”, prosegue l’on. Spadafora, che poi aggiunge: “A tutti gli altri voglio mandare un messaggio: anche se in pausa, siete parte di una straordinaria squadra della solidarietà che coinvolge migliaia di giovani, in ogni parte del Paese, e che non si ferma mai”.

“Bene ha fatto il Dipartimento, giorni fa, a ricordare che il servizio civile, nel limite delle condizioni imposte, può concorrere in questo momento a dare una mano ad affrontare la situazione. Altrimenti, che ‘difesa della patria’ è?”, commenta il Presidente della Consulta nazionale, Diego Cipriani. “La situazione che sta vivendo il nostro Paese – prosegue - è per molti versi inedita e lo è anche per il servizio civile. Ricordo la prima emergenza in cui venne coinvolto il servizio civile su base volontaria, qualche anno fa: l’emergenza anziani in estate. Per non parlare, poi, i vari terremoti e le alluvioni. Credo che, mentre tutti speriamo che tutto si risolva presto al meglio, anche questa è una lezione che il mondo del servizio civile deve trarre da quanto sta accadendo in questi giorni”.

Nella sua lettera il Ministro chiede anche ai giovani di sostenere la campagna "distanti ma uniti", lanciata con il supporto di molti campioni dello sport. “Vogliamo far arrivare a tutti due messaggi – scrive l’on. Spadafora -. Il primo: in questo momento occorre stare a casa ed evitare ogni spostamento non necessario. Il secondo: stare a casa non significa essere soli. Siamo parte di una comunità unita, anche se per forza di cose in questi giorni dobbiamo stare distanti. Aiutateci a smentire il luogo comune che, a causa di qualche decina di irresponsabili che postano foto di aperitivi e feste, sta colpendo un'intera generazione. I giovani italiani non sono questo, ed è il momento di dimostrarlo!”. Da ultimo l’invito, che cita gli hashtag della Campagna #iorestoacasa e #distantimauniti: “Pubblicate anche voi la foto, magari insieme ai vostri consigli su cosa fare mentre si è a casa, coinvolgete i vostri amici in questa catena, facciamo sentire a tutti che si può essere, davvero, distanti ma uniti”.

“Paradossalmente – aggiunge Cipriani -, per molti giovani in servizio civile oggi difendere la patria può significare proprio stare a casa, non uscire. E magari dirlo e convincere i propri amici a fare altrettanto. Credo che anche stando a casa, sempre contando sul sostegno degli Enti che in questi giorni stanno moltiplicando i loro sforzi, si possano fare cose ‘intelligenti’, per il bene del Paese”.

(Fonte: Difesapopolo/Redattore Sociale – Fonte foto: Cna Impresasensibile )