Sospeso Giornata Internazionale del Volontariato: consegnato al Servizio Civile il Premio Gattamelata 2020

di Redazione

L’intervista a Feliciana Farnese (Presidente della Consulta Nazionale Servizio Civile Universale) a pochi giorni dal Premio.

feliciana farnese E’ stato consegnato sabato pomeriggio, nell’ambito nella Giornata Internazionale del Volontariato, il Premio Gattamelata 2020 al Servizio Civile Universale. Un riconoscimento importante, il quale è stato assegnato nell’ambito della cerimonia conclusiva di Padova Capitale Europea del Volontariato, “Insieme si può”.

Un’Istituzione del nostro Paese che, anche nei momenti più difficili dell’emergenza sanitaria da SARS-CoV-2, ha dimostrato di essere strumento di coesione sociale, di cittadinanza attiva e Difesa della Patria: questa la motivazione alla base del premio.

A ritirare il riconoscimento, a nome di tutto il sistema Servizio Civile Universale, la Presidente della Consulta, nonché Rappresentante Nazionale degli Operatori Volontari, Feliciana Farnese.

Durante la cerimonia di chiusura di Padova Capitale Europea del Volontariato 2020, nell’ambito della Giornata Internazionale del Volontariato, ritira il Premio Gattamelata 2020 per la categoria Istituzioni. Ci racconti di più.

L’evento di chiusura di Padova Capitale Europea del Volontariato 2020 che si è svolto nella Giornata Internazionale del Volontariato, è stato l'occasione per ringraziare tutti i volontari e le volontarie che donano il loro impegno al servizio delle comunità. Nella stessa giornata ho ritirato il Premio Gattamelata 2020 assegnato al Servizio Civile quale Istituzione del nostro Paese che anche durante la pandemia ha dimostrato di essere uno strumento efficace di coinvolgimento giovanile, di cittadinanza attiva e soprattutto di Difesa della Patria: è significativo che il Servizio Civile venga riconosciuto come una Istituzione del nostro Paese.

Questo Premio porta con sé la chiusura di un anno complicato per il Servizio Civile. Se dovesse fare un bilancio in questa giornata speciale, quali parole userebbe?

Questo Premio arriva al termine di un anno molto complicato per il Servizio Civile ma più in generale per il nostro Paese.

Il Servizio Civile è un sistema molto complesso, dove complesso per definizione non si presta bene alla flessibilità, eppure ha dimostrato di saper trovare una soluzione in breve tempo. Sono 3.200 gli operatori volontari che non si sono mai fermati, neanche nei giorni di lockdown, e che hanno continuato il loro servizio; già da metà aprile progressivamente tutto il sistema è riuscito a ripartire reinventandosi con nuove sedi di attuazione, nuove attività e nuovi obiettivi a supporto della gestione dell’emergenza.

Questo Premio va dunque all’intero sistema, al Dipartimento, agli Enti, alla Rappresentanza dei volontari, alle Regioni e alle Province autonome, ai Comuni, e a tutti coloro che a vario titolo hanno permesso al Servizio Civile di declinare la sua missione di Difesa della Patria in un modo che mai è stato così tangibile, dimostrando senso di responsabilità di fronte ad una situazione di improvvisa difficoltà che il nostro Paese stava vivendo e di essere una componente indispensabile del nostro sistema nazionale.

Oggi sono oltre 30mila i volontari di Servizio Civile che lungo tutto lo Stivale sono accanto alle proprie comunità adoperandosi con calore umano ad affrontare le solitudini, le emarginazioni e la povertà e ovunque le pubbliche istituzioni non arrivano rappresentando un importante valore sociale ed economico per il nostro Paese.

La ripresa dei progetti di Servizio Civile Universale durante la pandemia e l’impegno delle migliaia di volontari ha dimostrato anche la straordinaria resilienza di un’intera generazione e la capacità dell’Istituto del Servizio Civile di assolvere al ruolo di strumento per fronteggiare le crisi. L’impegno dei volontari in questi mesi ha contribuito alla tenuta della coesione sociale del Paese indebolita dalla fragilità emersa e il loro desiderio di essere protagonisti anche di questi momenti è una ricchezza che va tutelata ed incentivata.

Da Padova Capitale Europea del Volontariato parte un messaggio con destinazione Montecitorio, che sta discutendo la Legge di Bilancio 2021, affinché tutte le forze politiche dell’emiciclo confermino l’incremento previsto di 200mln per il 2021 e di 200mln per il 2022 del Fondo Nazionale per il Servizio Civile permettendo così a sempre più giovani di poter fare questa esperienza al servizio del Paese.

Lo ha detto bene lei, nel periodo più cupo dell’emergenza sanitaria, 3.200 volontari di Servizio Civile non si sono mai fermati. A tal proposito per il premio Focsiv di quest’anno sono state istituite due nuove categorie per valorizzare l’impegno dei giovani contro il Covid19. Cosa ne pensa a riguardo?

La 27esima edizione del Premio Volontariato internazionale Focsiv ha previsto l’istituzione - tra le due categorie speciali - di un premio per un volontario del Servizio Civile universale in Italia che si è distinto durante l’emergenza Covid-19: Ali Mammer, volontario del Comune di Casale di Scodosia, in Veneto, impegnato nel progetto “Comune Amico” è stato il vincitore. Ho seguito dal mattino i festeggiamenti della Giornata Internazionale del Volontariato nell’ambito di Padova capitale europea del volontariato ed ho ascoltato il suo racconto di quei giorni difficili. Ali è uno dei 3.200 volontari che, anche nella fase più acuta dell’emergenza, non si è mai fermato e che ha contribuito a dare assistenza alle persone più fragili del suo Comune portando con sé sempre un sorriso diventando per loro punto di riferimento.

L’emergenza sanitaria di questi mesi ha portato alla luce la necessità di disporre di competenze sempre più strutturate per lavorare e cooperare a tutela del bene comune, l’esperienza di Ali rilancia con forza la proposta di ripensare e rafforzare il volontariato giovanile e il Servizio Civile dando ai giovani l’importante ruolo di forza ausiliare nazionale affinché possano supportare concretamente la popolazione, in special modo le fasce più deboli, non solo in emergenza.

Grazie ad Ali e ai tanti volontari e volontarie del Servizio Civile che si spendono ogni giorno con un atto volontario e di grande generosità per migliorare la qualità della vita della collettività. Grazie ai giovani e agli enti che si impegnano a perseguire il benessere e la giustizia sociale per combattere le disuguaglianze adempiendo al sacro dovere di difendere la Patria.