Consulta Nazionale per il Servizio Civile Universale: la sintesi dei lavori dell'ex Presidente Farnese

di Redazione
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Il commento dell'ex Presidente della Consulta per il Servizio Civile a valle dell'ultima riunione
 
farnese "Si conclude la Consulta Nazionale per il Servizio Civile che avevo convocato il 28 luglio scorso, tuttavia l'UBRRAC ha perfezionato il decreto di nomina delle due nuovi rappresentanti nazionali in un tempo non utile alla Consulta stessa per maturare la scelta del nuovo Presidente e pertanto la Consulta si è svolta in regime provvisorio. Ha assunto la direzione della riunione, in analogia ad altri organi collegiali, il membro piú anziano, Licio Palazzini, contestualmente all'avvio della procedura elettorale che si concluderá nella riunione programmata di settembre." Così Feliciana Farnese, presidente uscente della Consulta Nazionale per il Servizio Civile Universale, in un post pubblicato sulla sua pagina Facebook a valle dell'ultima riunione dell'organo consultivo. 
 
Diversi i temi al centro del tavolo dei lavori svoltosi lo scorso 3 agosto che la Farnese sintetizza così: "Documento di Programmazione Finanziaria 2021: oltre 304mln che consentiranno l'avvio di 55.788 volontari in Italia e all'estero con la raccomandazione della Consulta - come fatto lo scorso novembre in occasione della Nota di Variazione al Dpf 2020, di scorrere ulteriormente la graduatoria con la valorizzazione di eventuali economie di spesa generate nel 2021, da quantificare in merito ai residui del Bando 2020, per il finanziamento di programmi di intervento depositati entro il 20 maggio 2021 ammessi a valutazione e in graduatoria definitiva, con punteggio immediatamente inferiore al punteggio soglia stabilito dal decreto di finanziamento di prossima pubblicazione, per emanare un atto aggiuntivo di selezione di un contingente di volontari avviabile sulla base della somma risultante. Inoltre, sebbene talune risorse si intenderà strategicamente e correttamente orientarle alla spesa nell'anno 2023, che prevede solo 99mln circa in legge di Bilancio, al fine di garantire una certa continuità del contingente avviabile, resta il tema inaffrontato: è necessario, quindi, che la parte politica riapra con Consulta Nazionale il dialogo riprendendo il lavoro già noto di riordino legislativo che avevamo avviato alla fine del 2020 con il Ministro Spadafora"
 
Novità dell'ordine del giorno hanno interessato: l'assegno mensile per i volontari che, come spiegato dalla Farnese, "dal 1 maggio 2021 l'ISTAT ha operato l'adeguamento del compenso agli operatori volontari, cosí come definito dal D.Lgs. n.40/2017, e pertanto il compenso passa da €439,50 a €444,50" nonché il rimborso agli etni sulla formazione che, quanto dichiarato dalla presidente uscente "dopo 14 anni il rimborso delle spese della formazione erogata dallo Stato agli enti per ciascun operatore volontario impegnato in Italia passa da €90 a €100 e per quelli all'estero da €180 a €200. È plauso a questa nota positiva ma è chiaro che ancora non risulta affrontato in modo organico il tema del sostegno agli enti che si ritrovano ad attuare una politica pubblica che finanzia con le risorse del Fondo solo il compenso dei volontari, concorrendo ad attuarla con proprie risorse. È chiaro che c'è un fraintendimento." 
 
Rispetto agli accordi Stato - Regioni" allo stato attuale le procedure di redazione e sottoscrizione sono state sospese in quanto il nuovo indirizzo politico, dettato dall'ultimo cambio di Governo, ritiene di dover procedere secondo altri criteri da ridefinire. L'intendimento nel precedente DPF e nel Piano triennale era quello di sancire gli accordi Stato-Regioni anche al fine di permettere al Dipartimento di delegare, nei tracciati stabiliti dal D.Lgs.n.40/2017 una serie di attività con competenza regionale/provinciale: si farà ancora riferimento al Protocollo del 2006"
 
Infine, la Farnese ha concluso il suo post parlando di "Servizio Civile Ambientale" per il quale "a fine 2021 è previsto l'avviso deposito progetti in ordine ad un programma quadro che il Dipartimento redigerà in collaborazione con la Consulta Nazionale" e le criticità rilevate per avvio in servizio dei programmi e progetti Garanzia Giovani, per i quali "sarà attivato un tavolo di confronto tra il Dipartimento e gli enti che hanno attiva tale misura al fine di operare in senso inclusivo per i giovani nei tracciati delle disposizioni che indicherà l'ANPAL in ordine alla misura Asse 1-bis"