Servizio Civile, Giovanni Rende (Presidente Consulta Nazionale): "Un nuovo inizio?"

di Redazione
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Il Presidente della Consulta fa il punto sulla scorsa riunione 
 
rende E' stata convocata pochi giorni fa la Consulta Nazionale per il Servizio Civile Universale, l'organo permanente di consultazione, riferimento e confronto per le questioni concernenti il Servizio Civile Universale. 
Diversi i temi al centro del tavolo dei lavori che, come spiegato da Rende in un lungo post pubblicato su Facebook, sono stati preceduti da una premessa iniziale dedicata al ruolo svolto dalla stessa Consulta.
 
 
"La Consulta è un organo di consultazione, riferimento e confronto tra il Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale e le altre anime del sistema. E non lo dico io, ma l'art 10 del decreto 40. Non va bene che veniamo a conoscenza di importanti circolari (come l'estero del 13 agosto), comunicazioni (come green pass) e modifiche legislative (come l'abolizione dei Piani Annuali) dalla sezione notizie del Dipartimento. Che senso ha altrimenti convocare le nostre sedute?" - e continua - "Non si tratta di pura formalità: a marzo del 2020, in un momento di grande difficoltà e paura, numerose sono state le comunicazioni e le circolari emanate dal Dipartimento, e nonostante i tempi serrati ogni parola è stata precedentemente condivisa con noi. Non si è trattato di puro rispetto delle formalità, ma di un passaggio che ha avuto un impatto concreto (e positivo) sulla vita dei giovani: si pensi all'anticipo del versamento dell'assegno per i volontari sospesi, richiesto proprio da noi rappresentanti dei volontari, che ha permesso (ne abbiamo la testimonianza) a circa 10.000 giovani e loro famiglie di avere qualche risorsa in più in un momento in cui tanti erano in gravi difficoltà economiche; e ancora i volontari estero: dopo un difficile dialogo interministeriale e tra le varie parti, alla fine, i volontari sono partiti. Avete sentito di casi gravi che ne sono seguiti? Io no. E dice bene chi vede oggi una situazione diversa da allora: all'epoca era molto più grave, senza vaccini e strutture dedicate come oggi. Rispettare il dialogo con le istituzioni, a partire dalla Consulta, non è pura formalità: è avere cura, oltre che del sistema tutto, dei giovani. Chi sostiene di stare dalla loro parte ne tenga conto e si comporti, se vuol essere coerente, di conseguenza."
 
Rispetto alla modifica del d. lgs. 40/2017 che, con l'articolo 29 abolisce il Piano Annuale, il Presidente ha sottolineato che: " il Dipartimento ha confermato che il prossimo avviso di deposito programmi, che ci attendiamo tra metà dicembre e (speriamo!) prima di Natale, riprenderà la procedura dei due precedenti, chiudendo così il triennio 2020 - 2022. Dovrebbe anche rimanere invariato il modello di scheda sintetica." - e prosegue - "pur non esprimendo un parere sull'ultimo Piano Annuale, abbiamo comunque discusso la bozza predisposta dal Dipartimento all'epoca in cui era ancora in vigore. Un passaggio importante, visto che riporta gli indirizzi per la formulazione dei prossimi programmi. Anche su questo, senza scossoni, si riconferma l'indirizzo politico vigente e direi perlopiù condiviso da parte nostra: rendere sempre più diffusi ed efficaci i sistemi di validazione e certificazione delle competenze, favorire la partecipazione dei giovani con minori opportunità, rafforzare la misura 3 mesi EU (interessante qui approfondire il recente accordo di cooperazione bilaterale con la Francia), migliorare la misura tutoraggio (su questo verrà istituito un gruppo di lavoro), rafforzare l'attività formativa. Certo, su alcuni di questi punti, oltre al cosa, dovremo capire bene il come. Intanto, leggendo i dati, leggo con grande piacere che i programmi con quote per giovani con minori opportunità passano da 1/3 a 2/3 del totale, mentre con dispiacere noto che appena 1 programma su 100 prevede la misura 3 mesi EU. Da notare con attenzione, infine, che ben 8 programmi su 10 prevedono la misura tutoraggio. "
 
"Avremo quindi un intero anno per progettare, insieme, il nuovo sistema di programmazione. Su questo siamo già al lavoro, e da parte mia c'è la promessa di un coinvolgimento il più ampio possibile di tutte le anime del Servizio Civile, anche al di fuori della Consulta, perché un cambiamento così importante non può che avvenire ascoltando tutti. Sarà un momento fondamentale: c'è troppa carta oggi tra le mani di chi è abituato a tendere la mano ai senzatetto, distribuire pasti e assistere gli anziani."
 
"Con Vincenzo Spadafora eravamo rimasti, se ricordate, a +200 mln nel 2021 e 2022 in aggiunta ai soliti 100 mln. Per il 2023, con l'attuale governo, arriviamo sempre a 300 mln grazie all'utilizzo di quasi tutti i fondi del PNRR destinati al SCU. Bene da un lato, dall'altro sarebbe però importante utilizzare anche solo una minima parte di questi fondi per innovare il sistema, non solo per coprire le sue lacune finanziarie. Spunta invece per la prima volta il 2024: con poca sorpresa, ma tanto dispiacere, torniamo ai nostri 100 mln l'anno - e non credo ci sarà l'EU a coprirci le spalle a quel punto. Registriamo con tanta speranza, quindi, l'impegno dichiarato dal Dipartimento e dal Governo di lavorare nei prossimi mesi per la stabilizzazione dei fondi e trovare una soglia adeguata (direi minimo 300 mln) sotto cui non scendere mai. D'altronde, come il Dipartimento stesso afferma, non si può discutere di programmazione pluriennale se da un anno all'altro ci perdiamo 2/3 dei progetti."
 
Mentre per quanto concerne i fondi residui, il Presidente precisa: "non sapremo a quanto ammontano fino al rientro a gennaio, e non ci è del tutto chiaro se il Dipartimento abbia intenzione di usarli a finanziamento dei programmi a bando a breve. Da parte di tutti noi, direi, c'è l'auspicio che ciò avvenga - approfondiremo la questione nelle prossime settimane."
 
Tra le novità all'orizzonte, oltre alla pubblicazione del Bando di selezione 2021 dedicato ai giovani volontari e atteso per dicembre - forse proprio nel corso della prima decade del mese-, anche la costituzione dei gruppi di lavoro dedicati a formazione, estero e semplificazione della gestione dei volontari, ed il nuovo Centro Nazionale dedicato al SCU che si configura essere "una vera e propria sede decentrata del Dipartimento." Su questo però, come sottolinea lo stesso Rende, ancora scarne le informazioni, salvo quanto previsto dall'art 42. della Bozza di Legge di Bilancio licenziata in Consiglio dei Ministri. 
 
E se ancora resta aperta la questione relativa al nuovo/nuova Direttore/Direttrice dell'Ufficio Servizio Civile Universale, il cui termine per la procedura di selezione, sebbene la commissione di valutazione dei candidati sia stata costituita più di un mese fa,  risulta essere ancora sconosciuto - a tal proposito, sottolinea Rende, è stata "appena depositata un'interrogazione in commissione Affari costituzionali."-, continua l'organizzazione dell'evento, in programma il 15 dicembre, in occasione della Giornata Nazionale del Servizio Civile Universale che "coinvolgerà le diverse anime del SCU con particolare attenzione ai giovani, sia volontari che aspiranti tali."
 

Ed infine l'invito del Presidente: "Coloro che pensano di organizzare eventi fuori da Roma sono invitati a prendere contatto con il Dipartimento per un migliore coordinamento."

 

(Fonte articolo: Giovanni Rende on Facebook - fonte foto: Giovanni Rende on Facebook)