Life Long Learning Programme: una sfida contro l'esclusione sociale!

di Anna Laudati

Oltre la metà della popolazione mondiale vive ai limiti della soglia della povertà; è giunto il momento di unire le forze per risolvere questa drammatica situazione. (Giuseppina Ascione

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Lo scorso 8 giugno, presso la sala conferenze dell'Hotel Continental di Napoli, si è tenuta la Conferenza nazionale "Il Programma di apprendimento permanente: contributo dell'educazione e della formazione professionale all'inclusione sociale", organizzata dall'agenzia nazionale LLP, programma settoriale Leonardo da Vinci, e dall'ISFOL. L'incontro è stata occasione, per gli addetti ai lavori e gli enti che ogni anno partecipano alla progettazione per i programmi proposti dall'agenzia nazionale LLP (Long Life Learning Programme), per capire in che modo i programmi di scambio interculturale possono facilitare l'inclusione sociale.

Ad aprire i lavori sono la dott.ssa Marina Rozera, dell'Agenzia Nazionale LLP per il programma settoriale Leonardo da Vinci e la dott.ssa Elisabetta Olivi, in rappresentanza della Commissione Europea, che presenta un dato agghiacciante: in Europa ci sono 80 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà e, di questi, 19 milioni sono bambini. "Dunque - afferma la dott.ssa Olivi - bisogna sensibilizzare l'opinione pubblica a questi temi e trovare soluzioni per arginare il problema. L'istruzione e la formazione possono rappresentare una soluzione in questo senso, ma solo a patto che tali politiche riescano a lavorare di pari passo con le politiche economiche".

Il 2010 è stato dichiarato anno mondiale contro la povertà, pertanto, è questo il momento per accendere una luce sulla drammatica situazione che anche l'Europa sta vivendo in questa fase di depressione economica. L'istruzione è un modo per favorire l'inclusione sociale e la cittadinanza attiva, volta anche a combattere l'evasione scolastica. I bambini di oggi, saranno gli adulti di domani, ed è dunque fondamentale che ricevano la giusta istruzione e formazione, che li porterà ad essere dei lavoratori e dei professionisti competenti e, quindi, ad allontanare il pericolo della povertà.

L'istruzione deve essere vista come un mezzo che produce progresso per l'economia e quindi che scongiura il pericolo di esclusione sociale. Pertanto, diminuire la percentuale di insuccessi scolastici, diminuisce il fenomeno della dispersione scolastica, infatti più tempo i bambini restano a scuola, più avranno possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro evitando così il rischio di esclusione sociale. Il programma Life Long Learning è un'eccellenza in tal senso, esempio di istruzione aperta e dinamica.

Tale programma, infatti, si rivolge a persone di tutte le fasce di età e anche a persone con particolari esigenze, vittime più frequenti dell' esclusione. Il fattore fondamentale di successo è sicuramente la transculturalità, valore aggiunto, che permette a più paesi europei di collaborare ad un progetto comune. È possibile favorire l'inclusione sociale attraverso l'istruzione, ma c'è bisogno di un'analisi dei risultati raggiunti dal programma fino ad oggi, soprattutto per capire qual è la risposta dei giovani delle scuole superiori, dove si registra maggiormente il fenomeno dell'esclusione.

Anche il prof. Giuseppe D'angelo, in rappresentanza della Regione Campania, ha voluto portare il suo contributo, soffermandosi sugli ottimi risultati regionali nell'ambito del programma LLP: "possiamo dire che negli anni abbiamo raggiunto l'eccellenza nell'ambito della progettazione, ci auguriamo che sempre un maggior numero di questi progetti possano essere finanziati". La dott.ssa Alessandra Tomai, del Ministero del Lavoro, invece ha posto l'accento sulla necessità per la formazione di concentrare gli sforzi sulla "ricollocazione".

"in una società che pensa sempre più spesso al lavoro come precariato - spiega - c'è bisogno di aumentare il livello di intervento per quelli che sono i processi formativi cosiddetti on the job, che negli anni si sono dimostrati i più efficaci. C'è bisogno di un dialogo istituzionali a più livelli grazie al quale possono emergere collaborazioni efficaci, su questa scia, infatti, si è pensato di traghettare il programma Settoriale Leonardo e il programma LLP all'interno del fondo europeo per incrementare un approccio formativo con metodi personalizzati e innovativi".

Antonella Attanasio, del fondo ISFOL, ha presentato il programma Equal, un singolare e fondamentale programma che porta la formazione e l'istruzione all'interno delle carceri: "attraverso il programma Equal - spiega - abbiamo voluto proporre ai detenuti un approccio di case management, puntando verso l'incremento dell'autoimprenditorialità, che potrà sostenere i detenuti al termine del percorso penitenziario e metterli a riparo dall'esclusione sociale. Pertanto abbiamo puntato su percorsi formativi accessibili a tutti i detenuti".

Claudio Vitali, del Agenzia Nazionale LLP, ha spiegato come mai i progetti presentati presso l'agenzia in questi ultimi anni mettono sempre più spesso al centro la questione della povertà: "in questo momento di crisi mondiale - dice - ci troviamo con sempre maggiore frequenza a valutare progetti incentrati sulla questione della povertà, segno che la società tutta sente incombere una situazione di questo tipo, di conseguenza, solo attraverso una formazione partecipata si possono attuare progetti in grado di scongiurare il perpetuarsi di tale situazione, è quindi fondamentale valorizzare quei progetti che si rivolgono all'inclusione sociale".

In un paese lontano e poverissimo come il Bangladesh, Muhammad Jumus si è inventato la banca dei poveri, il microcredito, esperienza faticosa ma che sta portando i primi frutti, è d'uopo, quindi, pensare alle sue parole "la ragione per cui la povertà non è sconfitta è proprio perché noi accettiamo l'idea che sia inevitabile". È questo dunque, il momento storico in cui bisogna pensare che oltre la metà della popolazione mondiale vive ai limiti della soglia della povertà, ed è questo il momento storico in cui bisogna unire le forze e mettere in campo tutto il possibile per arginare il più possibile questa drammatica situazione.