Giovani, negli ultimi 10 anni più di 250 mila in fuga per l’estero: lo evidenzia il nuovo Rapporto Moressa

di Andrea Barnabei

Secondo i dati riportati dalla Fondazione Moressa, la perdita economica è pari a circa 16 miliardi di euro

emigrazione giovanile

L’emigrazione di massa, già dai primi del Novecento fu un fenomeno molto diffuso in Italia, con milioni di italiani in giro per il mondo a trovare fortuna. Negli ultimi 10 anni mezzo milione di italiani ha lasciato il Paese per recarsi all’estero; di questo mezzo milione, 250 mila sono giovani tra i 15 e i 34 anni che provano a migliorare la propria vita. Secondo il “Rapporto 2019 sull’economia dell’immigrazione” della fondazione Leone Moressa, presentato ieri a Palazzo Chigi insieme all'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali della presidenza del Consiglio dei Ministri, la fuga dei ragazzi ha provocato una perdita sostanziosa all’economia italiana; una cifra che sarebbe affluita nel prodotto interno lordo dello Stato, sei i giovani avessero trovato lavoro in Italia.

Questa emigrazione, secondo la fondazione, è dovuta soprattutto all’alto tasso di disoccupazione per la fascia dei 25-29enni. In questa fascia di età solo il 54,6% ha un lavoro, contro il 75% della media europea e se si considera anche la fascia Neet (i giovani che non lavorano e non studiano), l’Italia possiede ancora il primato con il 30% in confronto al 17,1% della media europea.

Secondo l’analisi pubblicata da Andrea Carli in un articolo sul “Sole 24 Ore”, Londra è la metà più gettonata dai ragazzi: il 20,5% di chi è partito nel 2017 e dal 19,3% di chi è partito negli ultimi 10 anni è emigrato nella capitale inglese. Al secondo posto si trova la Germania, dove evidentemente i giovani trovano occasioni di formazione e lavoro, seguono la Francia e la Svizzera. Fuori il continente europeo, i paesi più ambiti sono Usa, Brasile, Australia, Canada e infine gli Emirati Arabi.

Le regioni, invece, più colpite da questa emigrazione sono la Lombardia, la Sicilia, il Veneto e il Lazio, con oltre 20 mila emigrati ciascuno. Questo dato non comprende gli emigrati dal sud al nord o viceversa, ma soltanto coloro che hanno deciso di abbandonare l’Italia. Negli ultimi 10 anni circa 20 giovani su 1.000 hanno deciso di andarsene, con la regione Trentino Alto-Adige a pagarne di più con una percentuale del 38,2% in cui però incide molto la posizione di confine con gli altri paesi stranieri.

In un post sulla sua pagina Facebook, il Ministro per le Politiche giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora ha commentato: "La sfida che dobbiamo porci è proprio questa: fare in modo che i nostri giovani non siano più costretti ad andare via. Per far ripartire il Paese infatti è necessario valorizzare il loro talento e le loro competenze: un obiettivo a cui il governo sta lavorando e che abbiamo intenzione di proporre già dal prossimo Bilancio".

(Fonte: Sole 24 Ore; ANSA ; L’Economia; Agenzia Dire – Redattore Sociale / Fonte Foto: Contropiano.org)