Sociale, “All Inclusive Sport” è il progetto di inclusione per gli atleti disabili

di Redazione

Il progetto è coordinato dal Csv Dar Voce e conta 136 atleti impiegati in oltre 100 società del territorio

all inclusive sport

Tobia ha 6 anni e una grande passione per la scherma: l’aveva scoperta in versione paraolimpica, ma lui voleva praticarla con gli amici e i compagni di classe, nonostante la spina bifida e la sedia a ruote su cui deve muoversi. E ci è riuscito. Arianna è più grande, frequenta il Liceo Artistico, ha la sindrome di Down e adora il pattinaggio: ora lo pratica con lo Skating Club di Bagnolo. Anche Christian va a scuola e ha una disabilità, ma niente lo ferma nel suo amore per il basket, che pratica instancabilmente insieme agli atleti di una squadra di Correggio. In provincia di Reggio Emilia, solo nell’ultimo anno, grazie al progetto “All inclusive sport” sono raddoppiati i giovani atleti con disabilità che oggi praticano una disciplina sportiva insieme ai coetanei normodotati. Dai 64 ragazzi accompagnati in questo percorso nella stagione sportiva 2018-2019 si è passati ai 136 di quella appena iniziata (di cui 60 nel comune di Reggio Emilia e 76 nel resto della provincia). Il progetto è nato nel 2016 con il coordinamento del Centro di servizio per il volontariato Dar voce per favorire, appunto, lo sport inclusivo e permettere a ragazzi e ragazze con disabilità fisiche o psichiche di spezzare la monotonia e confrontarsi in un contesto inconsueto per loro, ma molto comune per i propri coetanei. In tre anni il progetto ha coinvolto decine di famiglie e di società sportive di tutta la provincia, ma anche scuole, enti pubblici, medici dello sport, oltre ai partner privati.

Anche le prime due stagioni sportive in cui il progetto è stato attivo avevano registrato un aumento degli atleti inseriti nelle varie squadre: dai 23 del 2016-17 si era passati ai 33 giovani del 2017-18, per arrivare alle cifre indicate all’inizio. Si calcola che oltre 2.000 atleti oggi praticano sport avendo nel gruppo un compagno con disabilità. E le possibilità sono davvero tante. Il basket è la disciplina più frequentata, ma anche il calcio e le arti marziali sono tra quelle che riscuotono il maggior successo. C’è poi chi pratica il nuoto, la pallavolo, il pattinaggio, chi fa atletica, va a cavallo, chi ha provato la danza, il tiro con l’arco, e poi ancora ginnastica artistica, rugby, scherma e arrampicata. Nel tempo il progetto ha incontrato oltre 100 società sportive della provincia di Reggio Emilia, 70 solo nell’ultimo anno. Tra il 2018 e il 2019, inoltre, più di 1.500 persone hanno partecipato ad eventi di sensibilizzazione sul tema dell’inclusione sportiva.

Un ruolo fondamentale è quello svolto dai tanti tutor che accompagnano gli atleti. Si tratta di ragazzi, studenti universitari (prevalentemente di scienze motorie), ma anche atleti di varie discipline che scelgono di aiutare i compagni delle categorie minori della loro stessa società, oppure adulti già impegnati come allenatori e che vogliono insegnare anche a persone con disabilità. In 3 anni ne sono stati formati 120, 40 solo nell’ultima stagione sportiva, attraverso uno specifico corso che si concentra sia sugli aspetti fisici e motori, che su quelli comunicativi e relazionali, per preparare al meglio il tutor affinché sia in grado di entrare in sintonia con atleti con disabilità. Alla parte teorica si aggiunge poi un periodo di tirocinio all’interno delle società sportive. Il percorso formativo (il prossimo partirà a gennaio) è condotto dal Csi – Centro sportivo italiano, che è partner del progetto, e permette di ottenere un certificato valido a livello nazionale.

Ma per dare continuità al progetto è necessario ora reperire nuove risorse. Per questo il Csv ha lanciato l’iniziativa “Gioco anch’io”, una staffetta solidale che affida il ruolo di testimonial proprio a Tobia, Arianna e Christian, i tre atleti di All inclusive sport che racconteranno la loro esperienza all’interno di società sportive. La campagna sarà attiva sull’intera provincia e avrà come base il sito www.allinclusivesport.it dove sono disponibili i riferimenti per donare e sostenere il progetto. Ad esempio, le Pergamene solidali ideate come regali da offrire agli invitati dei propri eventi o delle proprie ricorrenze. Invece del classico dono, è possibile fare una donazione al progetto, ricevendo in cambio la pergamena in cui si attesta il sostegno dato.

(Fonte:CsvNet / Fonte foto: Allinclusivesport.it)