Librerie pubbliche in strada… la nuova frontiera (made in Germany) della lettura

di Andrea Pellegrino

Probabilmente quando nel 1445 Gutenberg inventò la stampa a caratteri mobili, nessuno avrebbe immaginato che un giorno si sarebbe potuto prendere un libro in prestito ad un angolo di strada, così semplicemente, senza registrazioni o pagamento…eppure in Germania oggi questo è possibile. (Andrea Pellegrino)

librerie_pubbliche Si chiamano “librerie pubbliche” ma dietro questo nome anonimo si nasconde un progetto decisamente rivoluzionario. Si tratta di un’evoluzione del “bookcrossing”: librerie, sempre accessibili, situate agli angoli di strada o delle piazze delle città, dove chiunque può prendere e lasciare libri in totale autonomia, senza registrazioni o scadenze. Il progetto ha mosso i suoi primi passi a Colonia, ma in pochissimo tempo l’idea si sta diffondendo anche in altre città tedesche: Berlino, Bonn, Hannover, solo per citarne alcune. La cosa più sorprendente, dicono gli stessi organizzatori, è la velocità con cui si sta sviluppando il fenomeno: nei centri come in periferia, una vera rivoluzione culturale che non conosce ostacoli.

“Il progetto – dice Michael Aubermann, uno degli organizzatori delle librerie pubbliche di Colonia – si rivolge a coloro che amano leggere ed è aperto a tutti” ed oggi conta cinque librerie gratuite sparse per le strade e le piazze della città. E gli scaffali di queste librerie offrono libri di ogni tipo, che trattano dei più disparati argomenti. Gli unici libri che non sono ammessi sono quelli che hanno a che fare con qualsiasi tipo di propaganda. Non a caso, poco tempo fa, alcuni materiali di propaganda di un gruppo religioso trovati nelle vicinanze di una libreria pubblica di Colonia sono stati fatti repentinamente fatti sparire dall’organizzazione del progetto. “Abbiamo fatto in modo – tiene a precisare Aubermann - di sbarazzarci di quella roba nel più breve tempo possibile. La propaganda è l’unico tipo di lettura che qui non è consentita”.

Nonostante quello che si può credere, il progetto è stato salutato con piacere anche dai principali network commerciali di vendita di libri. Anzi, si sta assistendo ad una vera e propria opera di pubblicizzazione del progetto “librerie pubbliche” anche sui principali siti tedeschi di vendita on-line di libri. In definitiva, dicono i responsabili di questi siti, non si tratta di concorrenza ma di una modalità nuova di stimolo alla lettura.

Insomma, le premesse perché il progetto decolli anche fuori i confini tedeschi ci sono tutti. Speriamo solo che ci siano comunità attente e culturalmente curiose anche in Italia che presto portino nel bel paese questa nuova forma di condivisione della cultura e del piacere di leggere.