Terzo settore: dal Veneto investimenti per oltre 2 milioni di euro.

di Redazione

Nuove risorse messe a disposizione per i progetti sociali promossi dagli enti del Terzo settore.

Terzo settore nuovo

Nuove e ulteriori risorse per oltre due milioni di euro a sostegno di progetti sociali promossi dalle organizzazioni di volontariato, dalle Associazioni di promozione sociale e dalle Fondazioni del Terzo settore. Su proposta dell'assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, la giunta del Veneto ha approvato la graduatoria che ripartisce due milioni e 258.758 euro tra 62 enti del Terzo settore. Nel dettaglio vengono assegnati 453.355,57 euro alle Fondazioni, 1.061.720,83 alle Odv e 743.681,60 alle Aps.

"Il terzo settore veneto è un pilastro fondante dello sviluppo e del rilancio sociale del territorio e del nostro welfare- sottolinea l'assessore- l'avviso era mirato a sostenere i nuovi bisogni con progetti sociali, anche attraverso il consolidamento di buone pratiche, contrastando le forme di povertà e di isolamento sociale, sostenendo le persone fragili e vulnerabili, pensando particolarmente ai minori, ai giovani, agli anziani e alle persone sole. Interventi che interessano anche le famiglie. Il provvedimento è anche un riconoscimento al nostro volontariato per come affianca le istituzioni ogni giorno con grande impegno ed eccellenti risultati".


Sono arrivate 200 domande. Per 62 progetti ci sarà il via e andranno completati entro agosto del prossimo anno. A realizzarli saranno 14 Fondazioni, 20 Aps, 28 OdV. I progetti presentati dagli Enti del Terzo settore a valenza comunale e sovracomunale sono 41, 21 quelli a valenza provinciale e regionale. Con queste ultime risorse, sono 12 milioni e 645.936,57 gli euro complessivi che la Regione ha stanziato negli ultimi sei anni a sostegno del Terzo settore.

Oltre agli obiettivi generali, previsti dal Codice del Terzo settore, l'avviso ha individuato gli obiettivi locali da svilupparsi attraverso azioni volte a migliorare alcuni aspetti della società e per integrare risposte a quelle già presenti e strutturate nei territori. Ad esempio: il contrasto alla povertà sanitaria per assicurare l'accesso alle cure delle persone vulnerabili; il sostegno alle attività di recupero, raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari a favore di persone e famiglie ad integrazione o a rinforzo delle attività della Rete degli Empori della solidarietà regionali; il supporto e il potenziamento del trasporto sociale in rete, ad integrazione o a rinforzo della Rete "Stacco" ai fini di solidarietà sociale; il contrasto all'isolamento sociale ed ambientale dei giovani e degli adolescenti, favorendo la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e sportivo nonché le reti locali in ambito socio-educativo; il supporto alle famiglie fragili, alle persone vulnerabili promuovendo l'inclusione attiva e valorizzando la silver-economy con le alleanze fra le reti del tempo libero dei singoli a favore della Comunità; gli interventi a carattere sportivo a valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico a favore delle persone con disabilità per promuovere lo sport, in tutte le sue forme, come strumento di dialogo, di inclusione sociale e di contrasto alle discriminazioni.