Definito horror dei sentimenti, arriva nelle sale “La solitudine dei numeri primi”

di Anna Laudati - Simone Scarpati

Non a tutti è piaciuto. C'è addirittura chi ha abbandonato la sala. Tanti, troppi problemi affrontati tutti insieme che più che destare confusione hanno destato sgomento. Tratto dal celebre libro di Paolo Giordano, il film è firmato Saverio Costanzo ed è arricchito da un' encomiabile interpretazione di Alba Rohrwacher e di Luca Marinelli nella storia Alice e Mattia. A noi è piaciuto. (Simone Scarpati e Anna Laudati)

solitudine_numeri_primi La trama del film non è dissimile da quella che ha presentato Paolo Giordano nel suo libro del 2008. Dal 1984 al 2007, le vite di Mattia ed Alice. Di due adolescenti segnati da orribili tragedie. Due vite che camminano parallele, irte di difficoltà e paure. Entrambi sono ragazzi problematici. Lei, zoppicante a causa di un incidente avuto da bambina e in parte causato dalla superficialità del padre, da adolescente e poi da donna matura sarà segnata dall' anoressia. Lui, cresciuto con una sorellina disabile, e messo sotto pressione da genitori troppo severi e molto presi dalla loro vita, tanto da non capire il disagio del bambino caricato da eccessive responsabilità, cresciuto con un forte e taciuto senso di colpa per la scomparsa della sorellina, trascorre la sua adolescenza tra autolesionismo, solitudine, fatica a stringere relazioni sociali e con una smodata passione/ossessione per la matematica.

Durante la narrazione le loro vite si incrociano, si ritrovano, si riconscono nella loro solitudine. Poi si perdono. Un muro di dolore li unisce per poi tenerli distanti per anni. Incapaci di riconoscere ed affrontare i loro problemi, solo alla fine del racconto, ormai trentenni, fanno i conti con il loro amore, sentimento a loro negato per l'evolversi delle loro storie, e forse con i loro problemi che per caso o per forza cominciano a condividere.

Resta la storia; restano i contenuti ed il messaggio. Incomprensione, solitudine, silenzio, rassegnazione, superficialità sono le caratteristiche di questa storia che sembra avere un lieto fiine. Sembra .....

La mano del regista Saverio Costanzo ne ha fatto un’opera nuova. Orginale. Non ci si aspetti infatti che “La solitudine dei numeri primi”, il film tratto dall’omonimo libro, sia l’identica trasposizione dell’opera di Giordano. Costanzo ha voluto stravolgere la cronologia degli eventi della trama. Lo spettatore (lettore del libro) deve essere stupito e non tranquillizzato da quello che vede. 

Il film di Saverio Costanzo è sicuramente uno dei più attesi di quest’anno. Tuttavia, per il pubblico che si aspetta tanto da questa pellicola, il regista ha affermato (con umiltà) che il suo “è un film normale” (fonte: corrieredellasera.it). Fatto sta che all’opera il regista ha dedicato del duro lavoro.

In particolare ha voluto che gli attori modificassero la loro corporatura affinché tutto sembrasse più reale, Alice diventa talemente magra da far inorridire e da diventare inquietante nelle movenze in alcune scene, Mattia invece da magrissimo ingrassa e si trascina tra i corridoi dei saloni dove lavora nella ricerca in Germania in maniera ossessiva, dalla mattina alla sera. Nel film si rinvengono inoltre numerosi richiami ad altre opere cinematografiche; in particolare all’ horror di Argento e Carpenter. Anche la colonna sonora richiama i sintetizzatori degli anni ottanta.

“La solitudine dei numeri primi”, il cui cast annovera nomi quali Alba Rohrwacher, Luca Marinelli, Isabella Rossellini, Vittorio Lomartire e Tommaso Neri, è stato il quarto ed ultimo film presentato durante la 67esima mostra del cinema di Venezia. Stasera sarà, invece, il suo esordio nelle sale cinematografiche italiane. Non ci è ancora dato di sapere se sarà un vero capolavoro o solo un enorme fiasco. A noi è piaciuto.

Ma il giudizio lo lasciamo alla critica sottolineando che è giusto però aspettarsi grandi cose dal film tratto da uno dei libri più graditi e venduti degli ultimi anni; vincitore di due dei più importanti riconoscimenti letterari italiani quali il Premio Strega e il Premio Campiello. (foto asca.it)

Guarda il trailer del film: