“Carnage”: Roman Polanski dirige una cast d’eccezione per una commedia grottesca densa di significato

di Simone Scarpati

Le convenzioni ipocrite e il finto buonismo della società bene messi a nudo e smascherati durante il civile tentativo di due coppie di risolvere una lite sorta tra i loro figli. (Simone Scarpati)

carnage

Zachary e Ethan sono due giovanotti appartenenti a due famiglie perbene di New York. Durante una lite, il primo sferra una bastonata al secondo rompendogli i due incisivi. I genitori prendono la sana decisione di risolvere la cosa da persone corrette presentandosi a casa di Ethan per poter preliminarmente parlare con la madre e il padre del ragazzo.

Quell’abitazione diventerà lo scenario su cui si svolgerà l’intera trama, una sorta di trappola da cui i protagonisti non riusciranno ad uscire tanto semplicemente. Ed è qui che le convenzioni sociali collasseranno e verranno messe a nudo le debolezze e gli istinti primordiali di ciascuno dei protagonisti. Quasi schiave dei loro principi le due coppie a malapena riusciranno a trattenere il loro vero essere e il loro impulso naturale per non rinunciare alla maschera, al costume che la società ha loro imposto di indossare.

Con “Carnage” Polanski fa un giro nei salotti buoni di New York, criticandone gli stereotipi e le infinite ipocrisie. L’autore non disdegnerà di evidenziare le debolezze e i vizi dei protagonisti che diventeranno l’immagine dell’uomo moderno, eternamente preso dal suo lavoro e sempre di corsa, pieno di impegni. La trama, che a tratti ricorda un dramma kafkiano, si svolgerà in un’atmosfera isterica e grottesca, e viene raccontata in un crescendo di nervosismo e irritabilità dei protagonisti. La regia aiuta a rendere l’idea del dissolversi delle relazioni tra le due coppie, utilizzando dapprima inquadrature da manuale e semplici per poi passare ad angolature particolarissime e imprevedibili.

Inutile dire che la pellicola, che dura solo settantanove minuti, è anche un viaggio all’interno della coscienza dello stesso regista. Inevitabilmente in questo film Roman Polanski parla di sé e delle sue vicende personali. In particolare, per metafora, il registra parla al pubblico delle vicende giudiziarie che per anni lo hanno visto coinvolto e per anni hanno condizionato la sua reputazione.

Tirando le somme Roman Polanski dice la sua sulla società odierna con questo film e lo fa senza tenere nulla per sé. Una critica aspra e diretta.

“Carnage” è disponibile nelle sale dal sedici settembre scorso.

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