Cremona. A settembre aprirà il Museo del Violino

di Ivana Vacca

La neo-direttrice Virginia Villa: «Mi attende una bella sfida, la liuteria è un mondo apparentemente piccolo ma universale». (Ivana Vacca)

museo_del_violino_1 Mentre il Titanic Museum del Tennesse lancia una campagna mediatica annunciando l’imminente asta di quello che è stato accertato essere il violino dell'orchestrina del Titanic, a Cremona c’è fermento e attesa per una grande sfida: l’oramai prossima apertura, a settembre, del Museo del Violino. Il Museo è stato donato alla città lombarda, capitale mondiale della liuteria classica, dall’imprenditore cremonese Giovanni Arvedi, padre della Fondazione Arvedi Buschini, il quale ha finanziato il restauro del Palazzo dell’Arte nonché la creazione del Museo stesso. Solo lo scorso 10 maggio la Fondazione Museo del Violino (MdV) ha nominato i membri del suo primo Cda, presieduto dal sindaco di Cremona Oreste Perri. Alla direzione generale Virginia Villa, già direttrice dell’Ente Triennale degli Strumenti ad Arco e della Fondazione Antonio Stradivari. Dell’illustre Cremonensis, Antonio Stradivari, il Museo esporrà disegni, modelli, forme e attrezzi provenienti dalla sua bottega e donati alla Città di Cremona negli anni Trenta dal liutaio Giuseppe Fiorini.

museo_del_violino_2Ma il MdV non sarà solo un luogo di conservazione di antichi cimeli ma anche centro di valorizzazione della liuteria contemporanea. «Cremona ha una storia importante che nessuno potrà cancellare – ha dichiarato Villa – ma questo museo nasce per guardare anche al futuro. Questo è l’unico museo al mondo che tratta la liuteria non solo come oggetto del passato ma anche del presente e del futuro. Si pensi ad una sala dedicata ai vincitori del concorso Triennale, alla possibilità per i visitatori di visitare la classica bottega del liutaio, di toccare gli strumenti, di ascoltarne il suono, di annusare gli odori dei materiali». Ai più critici risponde: «non ci spaventa questa incursione nella “commercialità”, perché è fatta con attenzione e trasparenza». Ambizioso il progetto di ricerca attraverso un Laboratorio con l’Università di Pavia e un Laboratorio di acustica con il Politecnico. Docenti, studenti e ricercatori saranno impegnati nella conservazione, nello studio dei materiali e dell’acustica. Una grande occasione per i liutai e per le centinaia di studenti che da tutto il mondo vanno a Cremona per imparare l’arte liutaria.

Altro obiettivo sarà rafforzare la sinergia operativa con lo storico Teatro Ponchielli ed il Sistema Museale del Comune di Cremona. Concerti e incisioni avverranno presso l’Auditorium Giovanni Arvedi, giudicato eccellente dal punto di vista estetico e scenografico ma soprattutto acustico, grazie agli studi ingegneristici realizzati da Yasuhisa Toyota. Verrà eseguita non solo musica da camera, ma anche jazz e altri generi. Intanto, giovedì 30 maggio, l’Auditorium accoglierà già i primi ospiti per il concerto di Uto Ughi e Alessandro Specchi.