Servizio Civile, al Parco dei Murales tra rap e tecnologia

di Alessandro Bello, volontario in Servizio Civile presso Associazione Culturale Arteteca

Con la convinzione che la diversità possa essere un valore e che l’unione generi forza, le attività di edutainment al Parco dei Murales coinvolgono, sempre più spesso, numerose personalità attive per e sul territorio napoletano

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Il laboratorio del volontario Francesco Molino, dedicato al rap e del quale si è parlato nell’articolo precedente, ha visto nell'ultimo mese la collaborazione di alcuni giovanissimi che già lavorano nel campo della musica e che hanno voluto condividere le proprie esperienze con i bambini e gli adolescenti del Parco. Francesco è riuscito infatti ad invitare giovani rapper, beatboxer e chitarristi, in modo tale da rendere l’appuntamento pomeridiano un’esperienza nella quale i piccoli beneficiari hanno avuto la possibilità di conoscere anche la parte più pratica e fattiva vedendo, con i propri occhi ed in maniera diretta, come molti ragazzi del quartiere di Ponticelli e non solo si impegnino per portare avanti una grande passione. Effettivamente, come anticipato, l’unione s’è rivelata essere una vera forza e le lezioni con gli ospiti hanno richiamato più partecipanti del solito!

Ho avuto anche io la possibilità di portare sul campo parte della mia conoscenza in comunicazione, provando a mostrare agli adolescenti del Parco dei Murales come sia possibile superare numerosi confini attraverso un utilizzo sano e consapevole dei social network. L’idea, semplicissima, è stata incentrata su Instagram, una delle piattaforme attualmente più in voga tra i giovani. Per l'occasione è venuto a trovarci Ciro Pipoli, un giovane napoletano che ha fatto del social “fotografico” un vero e proprio lavoro, raccontando Napoli tra tradizione e contemporaneità. Ciro è nato nei Quartieri Spagnoli, una zona che pur trovandosi nel cuore di Napoli rappresenta una sorta di periferia in centro città, ed è riuscito abilmente a relazionarsi con i bambini e gli adolescenti del Parco: dopo pochissimi minuti, infatti, catturati dalla fotocamera di Ciro, tutti hanno mostrato una grande curiosità.

Da qui vuole partire - e continuerà certamente con altri ospiti - un percorso che possa portare i bambini ed i ragazzi del Parco dei Murales ad approcciare e a conoscere, con sempre massima vigilanza, smartphone, laptop e macchine fotografiche non solo nelle loro finalità tecniche ma anche nell'utilizzo prudente, intelligente, coscienzioso. Ancora una volta prende così vita il valore rappresentato nell'opera di street art "A' pazziella 'n man' 'e criature", prodotta da Zed1 nel Parco dei Murales nel 2015, proprio per invitare a riflettere sulla qualità del gioco di gruppo e su un approccio attento alle tecnologie.