Giovani, Street art e occupabilità: a Napoli l’evento conclusivo del progetto "Oculus, Giovani Operatori per la Creatività Urbana"

di Redazione

Al Centro Direzionale di Napoli sono stati presentati i risultati del progetto che ha coinvolto 40 giovani provenienti da tutta Italia

Evento conclusivo oculus 2

Ieri, 24 luglio alle ore 11.00, presso il coworking space Re.Work (Centro Direzionale, Isola E2), si è svolto l’evento di conclusione del progetto “Giovani Operatori per la Creatività Urbana”, finanziato dal Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri, vincitore del bando nazionale "Sostegno ai giovani talenti".

Oculus, acronimo di Operatori per la Creatività Urbana tra Lavoro e Utilità Sociale, è il percorso formativo inserito nel progetto “Giovani operatori per la creatività urbana”, ideato e guidato da Amesci e Inward - Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana in partnership con le tre ACU: Il Cerchio e le Gocce di Torino, Macross di Trieste e Xpression di Bergamo, oltre a Khorakhanè di Abano Terme. Obiettivo del progetto è stato quello di colmare, con il supporto e la partecipazione di enti e dei più importanti esperti, un gap del settore creativo urbano con la creazione di un profilo operativo ad hoc, attraverso un fitto programma di formazione, tutoraggio e stage operativo. La proposta formativa ha coinvolto le città di Napoli, Torino, Bergamo e Trieste e si è rivolta ai giovani dai 20 ai 35 anni con talento nei campi della creatività, arti visive, comunicazione e grafica. Dopo una fase intermedia di tirocinio a distanza, durante lo stage conclusivo di produzione, che si è tenuto dal 23 al 27 aprile di quest’anno a Padova, i giovani selezionati hanno supportato l’artista torinese Vesod Brero per la realizzazione dell’opera d’arte “Compianto, tra spirito e materia” sulle facciate della torretta idrica di Viale Codalunga, con il patrocinio del Comune di Padova e la collaborazione di AcegasApsAmga, così materializzando la formazione ricevuta negli ambiti delle relazioni con enti locali e comunità, curatela artistica, logistica e supporto tecnico, promozione.

“Oculus ha rappresentato un programma di formazione di giovani operatori per la creatività urbana. Un profilo inedito che risponde all’attualità del fermento che la street art sta vivendo nelle piccole, medie e grandi città, suscitando interesse tra i cittadini, le istituzioni, gli enti, i comitati, i curiosi, gli esperti e tanti giovani” dichiara Luca Borriello, presidente di Inward. “Ciò che si è voluto prospettare ai giovani è un transito dagli scenari ai mercati, abilitandoli alla possibilità di proporsi ai tanti enti presenti in Italia per opportunità lavorative”. “Questo passaggio – spiega Borriello – è stato oggetto della grande premessa scientifica alla base della ricerca condotta da Inopinatum – Centro Studi sulla Creatività Urbana, nell’ambito del progetto Oculus poi sfociata in tre derivazioni finali che coincidono con gli ambiti di maggiore chance per i giovani che si formino ad operatori per la creatività urbana di trovare occupazione: comunicazione e marketing, conservazione e restauro, diritto d’autore e riproducibilità commerciale” conclude il presidente di Inward.

Gli enti promotori sono già al lavoro per fare di “Oculus” la prima piattaforma italiana permanente di formazione per giovani operatori per la creatività urbana. Primo passo la costituzione dell’Associazione per la Creatività Urbana (ACU) nazionale “Oculus”. Per il presidente di Amesci, Enrico Maria Borrelli “Oculus ha dato risultati molto importanti e ha confortato la nostra convinzione che investire sulla formazione dei giovani operatori per la creatività urbana è una scelta di senso, non solo per la crescita professionale dei giovani, ma anche per lo sviluppo culturale e sociale delle nostre comunità”. Borrelli conclude assicurando che “Amesci si impegnerà a trovare forme e modi per rendere Oculus un progetto permanente e che coinvolga tutto il territorio nazionale”.