La Carovana Antimafie. Un viaggio per la legalità

di Anna Laudati
In tour per i diritti, la democrazia e la giustizia sociale per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta alle mafie, della sicurezza sul lavoro e la lotta contro ogni forma di razzismo (di Chiara Marrazzo)

 

carovana.jpgSi è concluso ieri  5 novembre a Mondragone il tour campano della  12° edizione della Carovana antimafie,  un progetto  realizzato da Libera, Arci e Avviso pubblico consistente in una serie di incontri itineranti dedicata quest’anno al 60° anniversario della Costituzione italiana. La carovana   è ripartita per l’ennesimo viaggio dalla Casa del Jazz a Roma lo scorso 13 ottobre, con una conferenza stampa alla quale sono stati presenti  Paolo Beni - presidente dell'Arci, don Luigi Ciotti - presidente di Libera, Roberto Montà - vicepresidente di Avviso Pubblico, Robero Morrione - presidente di Libera Informazione.

Chiara la motivazione che spinge le tre associazioni a consolidare l’impegno sociale “Ben lungi dall'essere sconfitta, la criminalità organizzata sta allargando la sua influenza nella società italiana - ha dichiarato Paolo Beni - Penetra in nuove aree del Paese con la corruzione, l'usura, il racket, il riciclaggio; innova le sue strategie con forme sempre più sofisticate e meno visibili di violenza e di sottomissione; si inserisce in traffici di ogni genere, controlla flussi finanziari e investimenti, inquina interi settori economici intrecciando attività legali e illegali, producendo ricchezza e complicità attorno al sistema mafioso”. Ma per allargare la propria sfera di controllo la mafia ha bisogno di un contesto fatto di rassegnazione ed accettazione passiva, di una società civile debole, di uno spazio pubblico devitalizzato  e svuotato di partecipazione.

 

Per questo motivo il presidente nazionale dell’Arci è convinto che “ Accanto all'impegno dello Stato, è necessaria la mobilitazione civile per dare una speranza di riscatto ai tanti luoghi oppressi dai poteri mafiosi, alle tante periferie dimenticate in cui l'illegalità è normalità quotidiana. C'è bisogno di rompere l'isolamento e la solitudine delle persone, rafforzare le relazioni umane e i legami sociali, ricostruire il senso di una comunità democratica in cui ciascuno si senta libero e sicuro in mezzo agli altri”.E non a caso il tour in questi giorni ha toccato una delle zone più contaminate dalla criminalità organizzata, e vi ha portato un tema non nuovo, ma estremamente  emblematico della vittoria della società civile sulla Camorra. Nelle date del 29 ottobre a Castelvolturno, del 30 a Caserta e del 31 a Casal di Principe, si è discusso dei  beni confiscati, in tre seminari distinti. Tema importante, specie nella provincia di Caserta che  occupa il 4° posto per la numerosità dei beni confiscati alla Camorra, ma soffre  di un tasso di riuso ancora troppo basso.

 

Alle conferenze ha preso parte anche  Capitelli, il Presidente del Consorzio Icaro, impegnato da qualche tempo nel riutilizzo dei tesori della malavita.“La nostra finalità consiste principalmente nel reinserire nel contesto lavorativo persone svantaggiate – ha sostenuto il Presidente. Ma  operiamo anche nel rendere vivo il senso di appartenenza dei cittadini a questo territorio. Proprio in uno di questi terreni confiscati, ad esempio, abbiamo creato il GIARDINO della MEMORIA ovvero  un luogo dove a ciascuna pianta è stato dato  il nome di una vittima  della camorra e riteniamo che questo Giardino sia un segno concreto della volontà di opporsi alle mafie".Altro segno forte dell’opposizione dei cittadini e dei rappresentanza dello stato alla camorra è stata la scelta della tappa finale del tour proprio a Mondragone. “Abbiamo insistito fortemente per la presenza della Carovana a Mondragone - ha dichiarato l’Assessore alla legalità, Fusco - perchè il litorale domitio deve avere la stessa attenzione di altri luoghi della camorra. Casal di Principe è la sede legale della camorra, ma le sue sedi operative sono diffuse su tutto il litorale domitio. Serve un grido di riscatto e quest'occasione sarà una Festa di Libertà, un riappropriarsi della Comunità”. E lo stesso Sindaco di Mondragone Cennami si è espresso nella stessa direzione. “Ci tengo ad evidenziare l'importanza della tappa a Mondragone per il suo significato sociale. Rappresenta un momento per promuovere quella cultura della legalità che nei nostri territori non è riuscita ancora a permeare il tessuto sociale.

 

Il nostro compito è raggiungere questo obiettivo, facendo percepire ai cittadini il vantaggio che può scaturire dal rispetto della legalità. Questo compito deve essere ritenuto essenziale ed indispensabile soprattutto da parte delle Istituzioni in quanto sono queste a creare le condizioni perchè i cittadini percepiscano in modo evidente il vantaggio derivante dall'affermazione della cultura della legalità.” La tappa di Mondragone ha avuto luogo presso la Parrocchia di San Rufino, dove a momenti di riflessione  e confronto tra  i ragazzi delle scuole e  i rappresentanti delle istituzioni tra cui ricordiamo i Sindaci di Mondragone e Castel Volturno,  Giovanni Conzo, magistrato della DDA di Napoli,  Renato Natale dell'associazione Jerry Maslo,  si sono alternati momenti ludici, atti a coinvolgere anche i più piccoli  a queste tematiche tanto  ardue.Il viaggio della Carovana però non si interrompe qui. Proseguirà per tutto il mese di novembre per concludersi in Sicilia a metà dicembre.

 

Ci saranno quindi  altre occasioni per parlare di legalità e per sottoscrivere l’appello che viaggia con la Carovana. Un appello fatto di undici punti fondamentali in cui viene chiesta la celerità nel riutilizzare i beni confiscati, il sostegno alle famiglie delle vittime della mafia, il riconoscimento del 21 marzo quale giornata commemorativa delle vittime stesse, l’inserimento  dell’ecomafie  come delitto nel codice penale;  il rilancio di politiche giovanili volte all’educazione della legalità ed altri provvedimenti  legati al lavoro e al superamento delle barriere razziali. 

 

L’appello documento può essere direttamente scaricato e sottoscritto dal sito internet www.carovanaantimafia.it.