"La meglio gioventù" all'Assembela programmatica del Forum Nazionale dei Giovani

di Anna Laudati

Sabato 29 novembre 2009 si è svolta al Centro Congressi in Roma, l’Assemblea programmatica  2008 del Forum Nazionale dei Giovani (Gianfranco Mingione)

lintervento_del_ministro_della_giovent_meloni.jpgUn importante momento di incontro per le decine di associazioni che aderiscono al Forum. All’apertura dei lavori ha partecipato il Ministro per la Gioventù Giorgia Meloni: “La nostra generazione deve impegnarsi maggiormente – afferma il Ministro – per affrontare un percorso diverso da quello in cui hanno vissuto i nostri genitori”. Fra gli invitati anche il Ministro ombra per la Gioventù, Pina Picerno.

Riconosciuto con la legge 30 dicembre 2004, n. 311 dal Parlamento Italiano, il Forum è la sola piattaforma di portata nazionale che raggruppa oltre 3,5 milioni di giovani. Da quest’anno il Forum è membro del Forum Europeo della Gioventù, che si muove in rappresentanza degli interessi dei giovani europei presso le istituzioni internazionali. Ad aprire i lavori dell’Assemblea programmatica il Portavoce Cristian Carrara, che ha ricordato come primo grande risultato conseguito nel corso del 2008, l’adesione del Forum Nazionale della Gioventù al Forum Europeo della Gioventù.

Il Portavoce ha ripercorso poi i vari obiettivi raggiunti dal Forum in quest’ultimo anno, fra i quali l’importante dialogo avviato dal Forum con il nuovo Governo e il Ministro per la Gioventù Giorgia Meloni. Durante il suo intervento, il Ministro più giovane della storia repubblicana, ha posto l’accento sull’importanza del dialogo fra il variegato mondo dei soggetti associativi che operano nella società così come all’interno del Forum: “Spesso – ha affermato il Ministro – si da attenzione alle realtà negative presenti nel mondo giovanile in contrapposizione ad una realtà associativa giovanile positiva, come il Forum Nazionale dei Giovani”.

Il Ministro ha evidenziato con forza come e quanto sia importante soffermarsi a raccontare quanto di positivo e  costruttivo sia presente nella società italiana. Il “sapersi raccontare” è una grande sfida dell’oggi, per la costruzione di un domani: “la vera colpa di questa generazione – afferma il Ministro - è quella di farsi raccontare in maniera stereotipata, senza rispondere”. Un problema, questo della comunicazione e informazione delle tematiche dell’universo giovanile, nel quale sono chiamate a rispondere, in primis, secondo il Ministro, i giovani stessi. In questo senso è importante il contributo del Forum, che può elaborare una serie di risposte proprio in virtù della sua diversificazione associativa che lo compone sin dalla sua nascita. Grazie ad una realtà ricca e diversa come il Forum si possono “immaginare – sottolinea il Ministro – una serie di risposte  da parte della politica”.

Una serie di risposte che devono far fronte a molteplici problematiche differenti da quelle dei nostri genitori: “La nostra generazione deve impegnarsi maggiormente – afferma il Ministro – per affrontare un percorso diverso da quello in cui hanno vissuto i nostri genitori”. Preoccupazione da parte del Ministro è stata espressa anche per la diversa eterogeneità e molteplicità, a livello locale, delle associazioni: “L’esperienza portata avanti dal Forum è quella più strutturata e in grado di confrontarsi con la politica mentre a livello locale, purtroppo, succede di tutto, un caos”. La diversa eterogeneità come fattore difficilmente in grado di rappresentare e, quindi, contare  a livello nazionale e su  scelte decisive.Ed è per questo che secondo la Meloni è importante strutturare la rappresentanza giovanile, facendola diventare un interlocutore a 360 gradi della società: “Un organismo con competenze chiare e definitive in grado di fornire risposte”. 

 

Tutto ciò deve avvenire in un quadro in costante mutamento e con una capacità di elaborare risposte anche sul lungo termine: “Dobbiamo costruire una realtà che colleghi l’attività di governo alla capacità di disegnare progetti di lungo intervento (che si prospettano lungo l’arco, ad esempio, di ventanni)”. Infine, il Ministro, prima di dare la parola ai rappresentanti delle associazioni aderenti al Forum presenti in sala, ha evidenziato come e attraverso quali azioni il Ministero ha iniziato a comunicare con i giovani: dall’iniziativa “La meglio gioventù” dove si raccontano le storie positive dei giovani, alla “Lotta alla precarietà”, in cui si pone l’accento non soltanto sulla questione contrattuale, ma anche di come la società si possa adeguare a queste nuove tipologie contrattuali.  

A conclusione dell’intervento del Ministro vi è stato il dibattito fra quest’ultimo e le domande e gli inviti posti dai vari rappresentanti del mondo associativo partecipanti all’Assemblea. I molteplici interventi – che hanno spaziato dall’ambiente, alla scuola, alla comunicazione e informazione, alla disabilità ecc. – hanno avuto, seppur provenienti da diversa matrice, un minimo comune denominatore nelle risposte del Ministro: la disponibilità a dialogare, con i vari soggetti, in luoghi di confronto su tematiche specifiche come legalità, mondo produttivo, ambiente ecc. Un invito a costruire sinergie anche con chi, come nella comunicazione mass mediale, è responsabile di quei racconti giovanili distorti che “tendono a raccontare le storie più brutte perché più notiziabili”. Invertire la rotta e raccontare anche quanto di positivo c’è nel mondo giovanile, le cosiddette “storie belle”.

Nella scuola e l’Università è importante, ad esempio, riconoscere l’importanza delle associazioni studentesche così come riportare la formazione ad un ruolo maggiormente centrale. Un punto di riferimento per i giovani anche oltre l’orario curricolare. In merito alla disabilità è stato attivato un dipartimento apposito riguardante le problematiche legate alle giovani generazioni che vivono una disabilità. I giovani sono invitati dal Ministro a raccontarsi, a mettersi in rete con le proprie realtà associative. Un invito importante che nei prossimi mesi potremo valutare da vicino valutando attentamente le politiche giovanili intraprese da questo Governo e dal Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. A chiudere i lavori è stato l’intervento del Ministro ombra per la Gioventù Pina Picerno, che ha sottolineato quanto l’attuale situazione, drammatica, richieda interventi condivisi e tempestivi. Seppur con le dovute differenze, le due giovani esponenti della politica nazionale hanno convenuto nel ribadire l’invito ai giovani a porre domande. Un invito che questi ultimi di certo non possono e non devono far cadere nel vuoto.