"Piemonte Più". Quando la città è protagonista

di Anna Laudati
Torino “Capitale Europea dei Giovani" nel 2010. Una scommessa? Ma già una vittoria (di Andrea Sotttero 

torino.jpgIn “Torino è casa mia” Giuseppe Culicchia scriveva che Torino è da sempre la città dei primati: la prima città ad aver avuto, la prima città ad aver fatto qualcosa. I Torinesi ne sono orgogliosi, ma oggi sembrano aver preso coscienza che oltre ad avere i primati, vogliono essere giorno dopo giorno protagonisti. Trampolino di lancio della svolta sono state probabilmente le Olimpiadi invernali del 2006 e gli eventi collegati che le hanno precedute, ma sarebbe limitante attribuire unicamente ai Giochi la spinta al cambiamento che Torino ha subito negli ultimi anni.

La trasformazione è stata così profonda proprio perché ha coinvolto in primis i cittadini, che, pur mantenendo intatti i caratteri peculiari del loro carattere e la loro proverbiale riservatezza, sono riusciti ad aprirsi (con successo e, pare, divertendosi un sacco!) al mondo, proiettando la loro città nel palcoscenuico delle grandi realtà internazionali.   Torino non è più dunque "la città della Fiat", un capoluogo di provincia grigio per antonomasia, un po' provinciale nel suo complesso e fondamentalmente contraddistinto dalla stridente presenza di una massa di cittadini operai e di una élite, ristretta e chiusa, di ricchissimi, a capo della città e delle sue realtà imprenditoriali. Oggi è ancora la città della Fiat, ma è molto di più, sia in termini sociali e occupazionali che di offerte culturali e turistiche che le amministrazioni comunali, provinciali e regionali cercando continuamente di migliorare e rinnovare.   Un grande forza che investe prima di tutto gli adolescenti e i giovani, attrattori di tendenze, cosmopoliti, digitalizzati e globalizzati, ma soprattutto futuri protagonisti nella stanza dei bottoni della città in un domani, si spera, non lontano. L'ennesimo riconoscimento agli sforzi del capoluogo piemontese nel valorizzare al meglio i suoi giovani è arrivato a metà Novembre, quando lo European Youth Forum ha ufficializzato la vittoria di Torino tra le 15 città candidate a diventare "Capitale Europea dei Giovani" nel 2010.   Una opportunità straordinaria per ampliare, migliorare e soprattutto fare conoscere al resto d'Europa la capacità di Torino di mettere in atto politiche giovanili efficaci, frutto di un percorso lungo, per anni forse poco apprezzato, ma sicuramente vincente che è iniziato nel lontano 1977, quando il capoluogo piemontese è stata la prima città italiana (un altro primato!) a dare vita al "progetto Giovani" da cui è poi nato il Centro Informagiovani ciitadino.   Un'occasione, tra l'altro, per rafforzare la cooperazione con tutte le altre realtà territoriali della regione, estendendo la partecipazione attiva all'evento a tutti i comuni piemontesi, nello spirito, come ha ricordato Roberto Pella, responsabile nazionale delle politiche giovanili dell'ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), di sensibilizzare le amministrazioni comunali a dimostrare un'attenzione sempre più forte nei confronti delle politiche giovanili.   La candidatura della città, che è stata supportata anche attraverso i nuovi mezzi di social network, come Facebook e si è avvalsa dell'appoggio diretto della Regione Piemonte e del Forum Nazionale dei Giovani, si è basata, oltre che sui risultati ottenuti negli ultimi anni in termini di offerta continuativa di opportunità dedicate ai giovani, su un ricco programma di eventi culturali e progetti di respiro internazionale.  

 

Sono previsti, oltre a investimenti nella musica e nel teatro e al potenziamento della rete di scambi internazionali già in atto, momenti di discussione che abbiano ad oggetto il tema della cittadinanza europea e quello della salvaguardia ambientale. Le istituzioni stanno già lavorando per portare a Torino personaggi come Jeremy Rifkin, Al Gore e Larry Page, degno rappresentate, quest'ultimo, dei giovani di successo nel mondo. In cantiere ci sarebbe anche un "reality game" di respiro europeo: ad iniziarlo, simulando la vita senza l'uso del petrolio, sarebbe in tal caso Torino.   In attesa del 2010, già dal prossimo anno si cercherà di mettere in atto la massima collaborazione con Rotterdam, prima città a fregiarsi del titolo di Capitale Europea dei Giovani nel 2009 e città gemellata con Torino da oltre 50 anni.  

Lo slogan è "Pyou Life": Piemonte and You oppure Piemonte and Youth, ma soprattutto "Più"!