Speciale elezioni CNSU 2013: intervista a Francesco Testa (Confederazione degli Studenti)

di Francesco Cannone

ServizioCivileMagazine intervista su programmi, visioni e identità i capolista locali del IV distretto territoriale. Il secondo è Francesco Testa. (Francesco Cannone)

francesco_testa LISTA N°5

“CONFEDERAZIONE DEGLI STUDENTI”

Francesco Testa, 25 anni, di Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli, ha frequentato il Liceo Scientifico a Nola e si è laureato nel 2011 in odontoiatria. Dall'anno scorso studia economia. Sempre all'Università Federico II. Ci incontriamo nel nostro ateneo, alla facoltà di giurisprudenza. Nell'auletta delle associazioni studentesche iniziamo l'intervista. Francesco mi racconta la storia del suo impegno: “E' stata sempre una mia velleità cercare di cambiare le cose in meglio e di essere utile agli altri. E la rappresentanza è il mezzo che più degli altri ti dà la possibilità di fare ciò. Così, quando vidi che nel mio corso di laurea le cose non andavano come credevo dovessero andare, ho decido di metterci la faccia. Poi è stato un crescendo”: consigliere di corso di laurea dal 2008 al 2010, consigliere di facoltà e di polo dal 2008 al 2010, presidente del consiglio degli studenti d'ateneo e senatore accademico dal 2010 al 2011.

confederazione_degli_studentiFrancesco, parlaci del tuo gruppo: orientamento, scopi e modi.
“Confederazione degli Studenti” è un gruppo apartitico nato nel '95. E' un network di associazioni indipendenti presenti in diverse facoltà e atenei del Sud Italia. Noi vogliamo emarginare i partiti dalla politica universitaria, per cominciare a parlare di contenuti, dei diritti degli studenti. Vogliamo difendere gli interessi della nostra categoria, non di altre categorie, che nelle dinamiche della rappresentanza studentesca non devono entrarci. L'orientamento politico dei nostri membri è assolutamente trasversale: zero ideologie e tante buone idee. Siamo una realtà in espansione: quest'anno al Nord-Ovest si è presentata per la prima volta la lista "UniLab SvoltaStudenti - La Confederazione", che con noi condivide il metodo (l'essere, appunto, una confederazione di gruppi autonomi e indipendenti) e un'intesa programmatica.

Vediamolo il vostro programma.
Prima di entrare nel merito vorrei fare una precisazione importante sul metodo che abbiamo adoperato: il nostro è un programma “open”, non definitivo, ma aperto alle proposte degli studenti. Riteniamo sia giusto così, che a elaborare il programma siano direttamente gli studenti e le associazioni del nostro network. In secondo luogo, bisogna essere sinceri e non fare demagogia con promesse splendenti; bisogna avere ben chiare le competenze del CNSU, organo consultivo più che propositivo. Aldilà dei singoli punti è importante che noi siamo apartitici e indipendenti, perché un consigliere non indipendente non guarderà mai ai provvedimenti su cui il Ministro lo chiama ad esprimersi in maniera critica dando così il vero parere degli studenti.

In che modo intendete migliorare la qualità della didattica?
Le condizioni essenziali per una didattica di qualità sono due: investimenti veri e maggiore vicinanza al mondo del lavoro. Bisogna investire maggiori risorse e investirle in un percorso formativo che corrisponda alle reali richieste del mercato del lavoro. Bisogna invertire la tendenza degli ultimi anni nei quali abbiamo assistito solo ed esclusivamente a tagli e tagli all'istruzione.

Cosa proporrete per rendere effettivo il diritto allo studio degli studenti?
E' il nucleo centrale della nostro programma. Bisogna mettere mano al sistema di finanziamento delle aziende regionali per il diritto allo studio. Riteniamo odiosa e anticostituzionale la figura dell' "idoneo non assegnatario". Ogni anno il numero delle borse erogate diminuisce drasticamente, nonostante gli aumenti della tassa regionale. Questo perché la tassa in oggetto viene riscossa dalla Regione e poi successivamente trasferita alle aziende: in questo trasferimento milioni di risorse vengono assorbite dai bilanci regionali e quindi sottratte allo scopo principale. Noi proponiamo l'abolizione dell'attuale sistema, con l' istituzione di un unico fondo nazionale per il diritto allo studio.

Qual è la vostra posizione sul numero chiuso?
Siamo contrari al principio del numero chiuso in quanto tale. Ma riteniamo che il numero degli studenti debba essere proporzionato all'effettiva capacità di offerta didattica del singolo dipartimento, soprattutto per quei settori disciplinari in cui sono indispensabili strutture quali i laboratori.

Cosa farete contro il nepotismo nelle università?
Il nepotismo è profondamente radicato all'interno del sistema universitario italiano. La recente riforma Gelmini non l'ha estirpato affatto. Come Confederazione degli Studenti abbiamo da sempre denunciato i casi di nepotismo e baronia, ma la denuncia non basta, è il sistema che deve cambiare. Solo attraverso un revisione del sistema di selezione del personale docente e l'applicazione secca di un concorso pubblico gestito direttamente dal Ministero si potrà risanare una situazione tutta italiana.

Il sistema della rappresentanza studentesca universitaria secondo te.
Credo che il numero dei rappresentanti degli studenti negli organi degli atenei sia sufficiente. I problemi a volte nascono con le modalità previste dai regolamenti elettorali interni, e all'interno questi problemi vanno risolti. A livello nazionale, invece, il problema è che il CNSU, a causa del sistema elettorale attuale, è rappresentativo soltanto di realtà territoriali e non anche di realtà didattiche. Per me bisogna trovare il modo affinché il CNSU rappresenti anche queste ultime.

Il tuo appello agli elettori
Invito a votare il mio gruppo perché in tutta Italia è l'unica vera voce indipendente e critica degli studenti e quindi l'unica voce degli studenti. Tutti gli altri sono di fatto influenzati da partiti, sindacati, movimenti ecclesiastici o vecchie ideologie. Se il Ministro è espressione di una certa realtà il membro del CNSU di quella realtà non potrà che votare a favore delle sue proposte e farlo in maniera acritica. Noi no, siamo liberi, vincolati solo agli studenti, alle loro esigenze e istanze, che porteremo nel CNSU.

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