E nel decreto anticrisi spunta il Servizio Civile: eliminata la copertura INPS per i volontari

di Anna Laudati

Cosa ci fa un provvedimento che rimodula la copertura previdenziale per i volontari in Servizio Civile nel decreto anti-crisi approvato dal Governo lo scorso 29 novembre? (di Francesco  Enrico Gentile)

 

senato3.jpgTra bollette, bonus per le famiglie e tetto ai mutui compare a sorpresa un articolo, il  numero 4, fortemente voluto dal Sottosegretario Giovanardi che di fatto priva i volontari in Servizio Civile della copertura INPS. Nei mesi scorsi, in seguito alla decisione del Governo stesso di ridurre sensibilmente il Fondo Nazionale, di fatto assottigliando di molto il contigente dei futuri volontari, lo stesso Giovanardi aveva dato il via a un tourbillon di proposte, idee, ipotesi tese a porre rimedio ai tagli.

Partendo da una eventuale compartecipazione degli enti al Fondo Nazionale passando dalla previsione di un “aiutino”di risorse private al sistema fino ad ipotizzare un fantomatico nuovo status giuridico dei volontari Giovanardi e il Direttore dell’UNSC  si erano resi protagonisti di una fantasiosa e ricca pubblicistica.

 

Ora la sorpresa. Il decreto 185 approvato in soli 10 minuti dal Governo di farro equipara i volontari in Sc agli studenti universitari, introducendo la possibilità per i ragazzi di riscattare il loro anno di servizio civile, così come accade per gli anni trascorsi all’università.

 

Una scelta che presenta alcune evidenti bizzarrie. Una tra tutte: il decreto recita testualmente “Dal 1° gennaio 2009 cessa a carico del Fondo Nazionale qualsiasi onere contributivo ai fini di cui .. etc etc”. Stando a quanto prescrive il decreto i volontari avviati in servizio dopo il 1° gennaio rientrano nel nuovo regime , mentre quelli avviati prima del nuovo anno continuano a beneficiare della vecchia disposizione,ovvero della copertura INPS.

 E se , come sta accadendo, idonei selezionati partecipanti allo stesso bando, quello del 2008, partono in date differenti?

Su questo punto ancora nessuna risposta, nonostante le sollecitazioni pervenuti all’UNSC da parte dei rappresentati dei volontari. Aldilà delle mere questioni tecniche, ll provvedimento lampo del Governo sembra una soluzione raffazzonata ad un problema serio, quello dei tagli.

 Servirà eliminare il carico contributivo, scaricandolo sulle spalle dei ragazzi (i famosi fruitori dell’anno che ti cambia la vita), per rimpinguare un fondo nazionale fortemente ridimensionato dalle scelte del ministro Tremonti?

Ai posteri…..