Forum Nazionale Servizio Civile: a Napoli e Padova confronto sul Servizio Civile

di Marco Di Maro
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L’organizzazione, guidata da Enrico M. Borrelli, ne ha discusso con giovani, Istituzioni, Università. (Marco Di Maro)

italia_si_confronta_15_dicembre “A Massimo Paolicelli, al suo incessante impegno per la pace, alle sue battaglie per un mondo migliore, senza armi e senza guerre, ad un servizio civile che porterà sempre, nella sua storia e nei nostri cuori, il ricordo di chi gli ha dedicato una vita.” Con queste parole Enrico Maria Borrelli, Presidente del Forum Nazionale per il Servizio Civile, intervenendo da Padova ha idealmente dedicato a Massimo Paolicelli la giornata di confronto organizzata dal Forum stesso.

 

 Collegate via streaming le due piazze coinvolte, Napoli e a Padova, hanno visto una discussione partecipata e attiva sullo stato e sul futuro del Servizio Civile Nazionale.

Nella relazione introduttiva Borrelli ha affrontato i nodi al momento irrisolti sul futuro del Sistema Servizio Civile,a partire dalla situazione economica , lanciando una proposta in qualche modo rivoluzionaria.

“Proseguendo sul delicato terreno delle risorse economiche, sottolineiamo che se da un lato chiediamo allo Stato di impiegare risorse adeguate, dall’altro immaginiamo una maggiore compartecipazione al Fondo Nazionale da parte di enti pubblici, enti locali, ma anche dei privati.

 “L’attuale legge 64 già prevede che il Fondo sia costituito, oltre che dalla specifica assegnazione annuale iscritta nel bilancio dello Stato, anche dagli stanziamenti di regioni, province, enti locali, enti pubblici e fondazioni bancarie, nonché dalle donazioni di soggetti pubblici e privati. Fino ad oggi pochi sono stati gli enti, pubblici e privati, che hanno contribuito al Fondo Nazionale Servizio Civile, ma è pur vero che andrebbero rimossi taluni ostacoli e favorite le donazioni. Anzitutto, va resa possibile con la riforma la destinazione di contributi, attraverso il Fondo Nazionale, a favore di specifici progetti e non soltanto, come prevede la 64, di generiche aree e settori di intervento. Questo consentirebbe agli enti di poter attivare strategie di fund-raising mirate. Lo Stato, che in questo modo gioverebbe di risorse private a sostegno di una politica pubblica, dovrebbe dal canto suo favorire questo processo prevedendo agevolazioni fiscali per i donatori, come già avviene in altri Paesi, a partire da quelli anglosassoni” ha affermato Borrelli.

 Altro tema ampiamente dibattuto è stato poi la riapertura del Bando Nazionale dopo la sentenza del tribunale di Milano. Sul punto Borrelli: ”l servizio civile può rappresentare un’occasione di partecipazione alla vita sociale del nostro Paese per i giovani stranieri che si candidano ad acquisirne la cittadinanza, faciliterebbe l’integrazione sociale e culturale dei nuovi cittadini, offrendo nel contempo un’occasione di crescita anche ai giovani italiani che si troverebbero a condividere con loro, in contesti multiculturali, questa esperienza.

Un obiettivo di integrazione che, se condiviso, dovrebbe essere primariamente recepito dalla legge sulla cittadinanza, attualmente in discussione in Parlamento.”

Nel corso della giornata di Padova sono intervenuti Ivo Rossi, Sindaco di Padova,Giulia Narduolo deputata PD, Rosa Nardelli dell’Università di Padova.

I giovani che hanno fatto  Servizio Civile nel pubblico sono i più preparati nei concorsi e il Servizio Civile Nazionale fa crescere i giovani nella dimensione collettiva e nell'interesse dl bene pubblico” ha detto nel suo intervento Il Sindaco.

Sempre nel corso dell’evento di Padova ha poi portato, a sorpresa, il suo contributo Alberto Trevisan, storico obiettore di coscienza e da poco insignito dalla cittadinanza onoraria proprio a Padova.

Altrettanto affollata la giornata napoletana che ha visto gli interventi, tra gli altri di Alessandro Pepino, docente della Federico II di Napoli, del Portavoce Nazionale di Amesci Gentile, di Roberta Natale delegata dei volontari e di Alessio Colacchi di AiSec.