Servizio Civile, anche i giovani di ASC Aps pronti a ridurre il gap digitale del Paese

di Redazione
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Teresa Martino: “Contiamo di portare la digitalizzazione e l’innovazione anche a quelle fasce di popolazione che per motivi economici, sociali o generazionali, tendono a rimanere escluse."

PONTI DIGITALI ASC

Due progetti, a rete, che si sviluppano lungo tutto lo Stivale. Così oltre 30 giovani, operanti in 27 sedi dal Piemonte alla Toscana, dalla Calabria alla Puglia, rappresenteranno il contributo di Arci Servizio Civile Aps a ridurre il gap digitale del Paese, durante i 12 mesi di servizio civile. Due progetti complessi, quelli messi in atto da ASC Aps, su cui sono riposte molte aspettative vista la difficoltà, non solo generazionale ma anche sociale, di restare al passo con l’evoluzione tecnologica.

“Sia le organizzazioni di Terzo Settore che gli enti pubblici sono interessati a valorizzare questa opportunità, sia verso i cittadini che per i giovani operatori volontari di servizio civile” – dichiara Licio Palazzini, presidente di ASC nazionale Aps.ù

Un obiettivo, due strade

Due progetti, il primo chiamato “Sportelli digitali, cittadini connessi” e il secondo “Costruire linguaggi digitali comuni” con un unico comune denominatore ma con due diversi approcci. Nel primo, l’impegno sarà rivolto a valorizzare la transizione verso i servizi digitali, migliorando il presidio nei punti di facilitazione digitali per aiutare l’utenza a conoscere il funzionamento di portali specifici, o aiutarla nel rilascio delle credenziali SPID e via dicendo. Nel secondo, invece, il focus sarà incentrato sulle attività di educazione all’uso di strumenti digitali per accrescere la diffusione della cultura “digitale”.

Sul territorio romano, a Insieme per l’Aniene Onlus il compito di portare avanti il progetto “Costruire linguaggi digitali comuni”, mentre il Movimento Consumatori si occuperà di “Sportelli digitali, cittadini connessi”. I due progetti rispondono a due bisogni specifici: diffondere l’informazione e l’alfabetizzazione digitale nei confronti della popolazione povera di competenze digitali e supportare i cittadini nell’accesso ai servizi online in autonomia. Le modalità per far fronte a questi bisogni profondamente sentiti dalla popolazione, prevedono la sensibilizzazione ad un uso corretto degli strumenti tecnologici e la conoscenza dei principali siti, app, e servizi on-line utili per il cittadino. Il territorio in cui si realizzerà il progetto “Costruire linguaggi digitali comuni” sarà prevalentemente, ma non solo, la zona della Riserva Naturale Valle dell’Aniene, che comprende il tratto urbano del fiume Aniene fino alla sua confluenza nel fiume Tevere. La Casa del Parco Insieme per l’Aniene Onlus svolge già da anni la funzione di centro visite dell’area protetta e luogo di aggregazione dedicato all’educazione ambientale. La sede dell'associazione sarà quindi il perfetto polo di riferimento per tutti quei cittadini che richiederanno, a vario titolo, il servizio di facilitazione digitale offerto grazie a questo progetto.

Nel secondo progetto, “Sportelli digitali, cittadini connessi”, destinatari diretti saranno in primo luogo gli utenti che si rivolgono normalmente allo sportello dell’ente attuatore “Movimento Consumatori” di Roma e potenzialmente i cittadini adulti (italiani e non) domiciliati nella città metropolitana di Roma che nella loro esperienza di consumatori rilevino criticità nell’accesso e/o nella fruizione dei servizi digitali con conseguente esigenza di un supporto. In totale si conta di raggiungere 250 contatti.

 “Contiamo di portare la digitalizzazione e l’innovazione anche a quelle fasce di popolazione che per motivi economici, sociali o generazionali, tendono a rimanere escluse. Questo è per noi un modo per veicolare pratiche di inclusione, democrazia e socialità che da sempre sottendono ai nostri progetti e alle nostre scelte” commenta così Teresa Martino Presidente della sede locale Arci Servizio Civile Roma aps e aggiunge “Ringrazio le associazioni socie che si sono fatte anch’esse promotrici in prima linea dei valori civili di pace e nonviolenza in maniera sicuramente innovativa e soprattutto i  nostri volontari in servizio che ne sono la diretta emanazione sul territorio”.