Giovani. Il mondo degli Emo e i raduni Durex

di Anna Laudati

Entriamo nel loro mondo e attraverso le loro parole cerchiamo di capire chi sono, che senso ha il loro aspetto. La maggior parte degli Emo si fingono bisex e vivono la sessualità liberamente, non vanno a scuola, si trovano nelle piazze, nei raduni o al durex. Da ragazzi sono Emo, da adulti cosa saranno? (Veronica Centamore)

emo_hair_7 "Emo": tendenza adoescenziale del ventunesimo secolo. Di difficile definizione, trova il suo collante nella musica e in alcune community su Internet. Il termine emo (o emo-core) si riferisce ad un genere musicale inizialmente compreso all'interno del punk rock, e considerato un suo sottogenere. Tuttavia, nella sua evoluzione più moderna, include anche sonorità di tipo melodico orientate all'indie rock e all'alternative rock. Se in passato il termine emo era usato per descrivere un fenomeno in origine musicale, oggi pare sia diventato un'ondata culturale tra gli adolescenti, in Inghilterra e Stati Uniti all'inizio, e poi in tutto il mondo: ovviamente grazie a Internet.

Ma cosa vuol dire specificamente Emo? «Nella sua interpretazione originale, il termine fu utilizzato per descrivere la musica di Washington DC della metà degli anni '80 e le band associate ad essa. Negli anni successivi, fu coniato il termine emocore (abbreviazione di “emotional hardcore"), usato per descrivere altre scene musicali influenzate da quella di Washington. Il termine emo deriva dalla volontà della band di "emozionare" l'ascoltatore durante le proprie esibizioni» (Wikipedia).

Ma la faccenda è un po’più complessa, e si evince che il termine indica qualcosa probabilmente di più sfuggente, fatto di atteggiamenti, convergenze virtuali, abbigliamento e, magari, antidepressivi. Una cosa però è certa, che i ragazzi «emo» troverebbero il loro luogo di scambio in comunità web crocevia di testi e note ma anche di confessioni, con spazio alle emo-zioni, senza censura e con riferimenti più o meno espliciti al suicidio, una sorta di pessimismo cosmico di leopardiana memoria (ovviamente in maniera più prosaica). La puntata di lunedì 20 settembre 2010 della trasmissione televisiva "Le Iene", ci aiuta a capire meglio questo mondo. Ciuffo lungo, capelli piastrati, camicetta a quadretti, pantaloni neri attillati e trucco sugli occhi. Queste sono le caratteristiche del "ragazzo emo". L'aria un pò funesta induce a pensare che siano tristi, depressi, che non si divertano per niente e invece... la testimonianza di Chiara, (quindici anni, che fino a qualche mese fa era un'emo e partecipava a quasi tutti i raduni) ci aiuta a capire l'universo in cui ruotano questi giovani alternativi.

D. "Chiara chi sono gli emo?" R. "Gli emo sono dei ragazzi col ciuffo che si vestono di nero"

D. "Perchè avete un trucco così pesante?"R. "Il trucco rappresenta le lacrime. Emo: emotional, tristezza, rappresenta lo stile quindi si tagliano e fanno i finti depressi. La maggior parte finge di essere bisex e fanno sesso. La maggior parte non va a scuola, si trovano nelle piazze, nei raduni o al durex"

D. "Che cos'è il Durex?" R. "Il durex è un locale in cui gli alternativi si ritrovano"

Andando avanti con la video intervista scopriamo che ci sono varie tipologie di emo: ad es. c'è la sin queen. Si tratta di un'emo colorata. La ragazza con l'exstetion, si mette spesso i tacchi, reginette della scena, traducendo in italiano.

R. "Capelli sfosforescenti, vestiti strani ma soprattutto sono magrissime molte anoressiche o bulimiche per scimmiottare le modelle. Una sin queen inizialmente considerata ridicola diventa apprezzata quando passa allo status di vip e questo avviene in base alle amicizie e alle visite che riesce a "raccogliere" su Netlog". Netlog è un social network (una specie di Facebook semplificato) una chat. Minimo bisogna avere 16.000 amici per essere "considerati". Visto che bisogna impiegare parecchio tempo per "raccogliere" tutti questi amici virtuali un'altra soluzione può essere quella di "farsi" un VIPNETLOG l'importante non è fidanzarsi ma arrivare a "farselo" e soprattutto farsì che tutti lo vedano. Così si diventa subito popolari e "accettati".

D."Cosa si fa ai raduni?" R."Si beve, si fuma, c'è gente che fa sesso (dai tredici ai diciasette/diciotto anni). Droga non molta più che altro solamente canne. Un buon 98% va al durex per farsi i tipi e scopare. Ad ogni durex c'è una gara tra ragazze a chi se ne fa di più. Una bella ragazza può arrivare a una quindicina anche tutti insieme. La maggior parte delle persone fa sesso senza preservativo. Molte hanno abortito senza neanche sapere chi fosse il padre. Mettono la testa apposto per un paio di mesi e poi ricominciano. I ragazzi che vanno ai raduni partono da tutt'Italia, si prostituiscono per avere (50 euro) i soldi del viaggio, adesso utilizzano pure gli spogliarelli in rete con tanto di ricarica poste pay".

I durex durano tutta la notte si fanno una volta al mese in discoteche diverse. Una troupe delle Iene, ovviamente in incognito, è andata a filmare un incontro durex. Tutti giovanissimi. Nella toilette un ragazzo con una piastra si stira il ciuffo mentre una fila d'attesa non aspetta altro. Promiscuità in bagno e ovunque. Dopo una parvenza di normalità in pista, i ragazzi cominciano a toccarsi, donne con uomini, donne con donne e uomini con uomini, dopo si spostano in una sala a parte per "completare l'opera" e così tutta la sera. A conclusione del servizio si chiede alla ragazza un pensiero in merito al futuro. R. "Il futuro? Vivono alla giornata" (alla nottata verrebbe da dire).

Altro che tristi e depressi... quello che è venuto fuori dal servizio è una generazione di adolescenti allo sbando che per farsi accettare dal branco si presta a qualsiasi cosa, anche alla prostituzione fisica oltre che emotiva. Divertendosi a loro modo. Una domanda sorge spontanea... ma i genitori dove stanno??? A tal proposito domenica 3 ottobre in una puntata della trasmissione "Domenica 5" la madre di una ragazza 'sin queen' chiamata in causa a tal proposito interviene dicendo che non bisogna giudicare le persone basandosi soltanto sulle apparenze.

Certamente la signora ha tutto il nostro plauso ma forse la stessa non si è resa conto del fatto che il fenomeno non riguarda una questione puramente estetica ma soprattutto un 'modus vivendi' che invita alla promiscuità sessuale oltre che all'uso di droghe, da parte di una generazione di adolescenti, che preoccupa parecchio specialmente se proiettato in una prospettiva futura. E a chi dice che si tratta soltanto di una fase che abbiamo attraversato tutti... verrebbe da dire ironicamente... magari! no!!  Personalmente non ricordo di aver attraversato una tale fase! E voi?