“TUNNEL GELMINI”: LA GAFFE DEL MINISTRO VIAGGIA PIU’ VELOCE DI UN NEUTRINO

di Francesco Gentile

Lo sfondone del Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini di un tunnel che collega Ginevra al Gran Sasso, innesca sul web una gara di battute.  (Ornella Esposito)

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Dopo la scoperta da parte di un gruppo di ricercatori del Cern che i neutrini sono più veloci della luce, il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini, per non essere da meno agli scienziati svizzeri, annuncia anche lei una scoperta. Esiste un tunnel di ben 750 chilometri che collega Ginevra (dove ha sede il Cern) al Gran Sasso (dove ha sede uno dei laboratori dell’Istituto Nazionale di fisica nucleare con cui il Cern collabora), ed il nostro paese ha addirittura stanziato 45 mila euro per la sua costruzione. Peccato che la scoperta “epocale” della ministra, sia invece una clamorosa gaffe che ormai, potenza della ragnatela multimediale, ha fatto il giro del web e si è trasformata in uno sberleffo.

Impazzano sui social network commenti satirici, i tweet sulla gaffe del Ministro si sprecano e suscitano ilarità, come quello di Gba mediamondo: «Code di neutrini in ingresso al Gran Sasso si consigliano percorsi alternativi» o quello di Andrey Golub: «Allarme della Lega: neutrini clandestini svizzeri potrebbero sbarcare a Lampedusa grazie al tunnel della Gelmini».

Dappertutto, spuntano battute sul fantomatico “tunnel Gelmini” che rivelano un’altra grande (epocale?) scoperta: la satira si è spostata sul web ed è diventata fai-da-te. Di questo ve n’è prova anche in altri paesi, come ad esempio l’Inghilterra dove da tempo esiste un ir-reale quanto divertente profilo della regina, “Queen-Uk”, attraverso il quale comici volontari si divertono a sbeffeggiare la casa reale. E così, al citizen journalism si affianca il citizen comicatily destinato, almeno nel nostro paese poco sportivo verso la satira politica, a lievitare.

Dal Ministero arriva la precisazione che il tunnel cui la ministra-scienziato faceva riferimento, è per così dire “virtuale”: «È quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso. Alla costruzione di questo tunnel e delle infrastrutture collegate l’Italia ha contribuito con uno stanziamento oggi stimabile intorno ai 45 milioni di euro». Stop. La polemica è bollata come «assolutamente ridicola». Purtroppo per la ministra ed il suo entourage, è troppo tardi. Le risate corrono sul web a ritmo di neutrini e ricordano agli italiani le doti comiche dei politici, degne (o forse no) di umoristi del calibro di Achille Campanile o di un più stralunato Barone Münchhausen.

Ridono di certo più di tutti gli studenti, che promettono un autunno molto caldo. Chissà cosa riusciranno ad ottenere con le loro annunciate proteste, per il momento si accontenteranno sicuramente di seppellire la ministra con una fragorosa risata.