Presentati a Virtutes i risultati del progetto "Caravan. Artiston the road"

di Andrea Pellegrino

Sono stati presentati questa mattina, durante quinta edizione di Virtutes Agendae, i risultati finali del progetto europeo di teatro di comunità "Caravan. Artists on the road". (Andrea Pellegrino)

virtutes_mattina Stamane, presso l’ Auditorium del Palazzo delle Esposizioni di Roma, il MODAVI Onlus ha avviato la seconda ed ultima giornata di lavori di Virtutes Agendae. A discutere di inclusione sociale sul tema “L’officina delle muse: includere è un’arte”, Carlo Lingua (Project Manager Caravan), Alessandro Pontremoli (Community Theatre Supervisor Project Caravan Università di Torino), Renato Farina (scrittore), Claudio Strinati (storico dell’arte), Massimo Lapucci (Segretario Generale Fondazione CRT). A moderare il dibattito Francesco Fera, Presidente Modavi Puglia.

Durante il dibattito che ha voluto analizzare il ruolo centrale che la cultura ha nel processo di inclusione sociale, sono stati presentati i risultati finali del progetto "Caravan. Artiston the road". Il progetto, attuato da una partnership multi-disciplinare della quale fanno parte 11 organizzazioni culturali provenienti da 9 paesi europei, trae origine dalla specifica situazione di crisi economica, sociale e culturale che in questi ultimi anni ha avuto un impatto rilevante sulla società in tutta Europa. Col progetto si affronta il tema della “Rinascita dalla Crisi” attraverso la realizzazione di interventi culturali e performance artistiche basate sulla metodologia del Teatro di Comunità, allo scopo di favorire l’empowerment sociale e culturale delle comunità in luoghi simbolici colpiti dalla crisi.

Il Caravan ha viaggiato per un totale di circa 20.000 km attraverso Italia, Francia, Spagna, Belgio, Olanda, Danimarca, Germania, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria, Serbia, Slovenia, Croazia, ritornando infine in Italia. Le performance si sono svolte in contesti differenti, come, ad esempio, all’esterno di case storiche, nelle piazze, nelle scuole, negli ospedali, nelle stazioni, in campi rom, ma sempre in spazi pubblici per coinvolgere la popolazione locale.

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