Studenti e Prof in piazza a Roma: Chiarezza e fondi dal Ministero

di Redazione

L'ex ministro Fioramonti: "Servono i 3 miliardi che avevo chiesto"

piazza roma Piu' soldi alla scuola, riduzione del precariato e classi con meno alunni in vista della riapertura a settembre. È quello che chiedono in un'unica voce, da Piazza San Silvestro a Roma, studenti, dirigenti, professori e genitori che hanno partecipato all'appuntamento organizzato dal comitato 'Priorita' alla Scuola' in 60 citta' italiane. Tra le bandiere dei manifestanti, circa 300, sventolano le sigle dei Cobas e quella della Rete degli Studenti Medi, scesi in piazza per contestare le Linee guida stilate dal ministero dell'Istruzione per la riapertura delle scuole.

"Il progetto del ministero lascia tutto nelle mani dei singoli istituti, ma l'autonomia ha distrutto le nostre scuole, bisogna tornare a lavorare insieme", commentano due insegnanti. Secondo i manifestanti, infatti, le linee guida (di cui circola una bozza, il documento ufficiale non e' stato ancora pubblicato), lascia tutta la responsabilita' ai dirigenti scolastici e agli insegnanti.

"Ci siamo stufati di dichiarazioni. Ci chiediamo com'e'possibile mantenere la distanza nelle scuole pubbliche italiane- dichiara Daniele, della Rete Studenti Medi- Le linee guida sono vaghe e lasciano tutta l'organizzazione alle singole scuole. I digirenti non si possono prendere la responsabilita' della sicurezza. Servono chiarezza e fondi da parte del ministero".

A chiedere piu' investimenti, in piazza, c'e' anche l'ex ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti, dimessosi lo scorso dicembre proprio perche' insoddisfatto dei fondi stanziati per la scuola. "Mi sono dimesso per una questione politica ma non smettero' mai di combattere per la scuola del nostro Paese, perche' vorrei che la politica mettesse la scuola al centro di tutto- commenta l'ex ministro alla Dire- ma c'e' ancora tempo per investire quei 3 miliardi che avevo chiesto. Abbiamo bisogno soprattutto di personale, i soldi per gli strumenti tecnologici li possiamo trovare. Abbiamo bisogno di una scuola di prossimita' con classi piu' piccole. I nostri ragazzi si meritano una scuola migliore". Infine, sull'operato della ministra Azzolina, Fioramonti ha commentato: "Il problema e' strutturale, ma la leadership puo' renderlo anche peggiore. La scuola e' un sistema complesso. Nessuno ha la ricetta pronta". In piazza qualche bambino disegna su un foglio la scritta "vogliamo tornare a scuola", mente il microfono passa tra i vari relatori, soprattutto insegnanti e studenti.

"È una manifestazione importante perche' se non riparte la scuola non riparte il paese- commenta all'agenzia Dire il senatore Francesco Verducci, vicepresidente della settima Commissione Istruzione pubblica e beni culturali- Il costo della crisi non puo' ricadere sui giovani. Ci vogliono investimenti per i docenti, assunzione dei precari e classi meno affollate. La scuola va ripensata".

 

( fonte foto: tgcom)