Expò 2015. Un osservatorio sociale sulle mafie a Milano e in Lombardia

di Anna Laudati
La Cgil nei giorni scorsi ha invitato istituzioni, associazioni, sindacati e magistratura ad aderire a un tavolo permanente per monitorare il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel territorio che ospiterà l'Expo del 2015 (di Andrea Pellegrino) 

3222-13428_expo-2015.jpgIn occasione dei grandi investimenti in programma per ospitare a Milano l’Expo 2015, la società civile lombarda si sta attivando per vigilare su come verranno spesi i fondi pubblici. L’appello lanciato da uno dei principali sindacatati dei lavoratori italiani è stato accolto da tante associazioni, istituzioni ed anche da molti cittadini.

“Non vogliamo sostituirci a nessuno - ha precisato il Segretario della Camera del Lavoro di Milano Onorio Rosati al convegno cha ha tenuto a battesimo l'osservatorio - ma pensiamo sia utile fare rete e che soggetti diversi mettano in comune esperienze, pratiche e saperi”. La CGIL, dal canto suo, offrirà l'esperienza maturata sul campo nel contrasto al lavoro nero e a favore delle sicurezza sui luoghi di lavoro. La logica di fondo con cui la Cgil ha lanciato l'osservatorio e' quella di evitare di affrontare il problema delle mafie solo dopo arresti clamorosi e riuscire invece a coinvolgere costantemente l'attenzione dell'opinione pubblica sulla pervasività delle criminalità organizzata nel tessuto economico del Nord. “E' fondamentale che anche dal basso arrivi un contributo al contrasto dei fenomeni mafiosi - ha commentato don Luigi Ciotti, fondatore di Libera - e soprattutto a quel concetto di legalità flessibile che media tra ciò che è lecito e illecito e rappresenta il miglior viatico al crimine”.

Livelli alti di attenzione su Milano, dunque, che proprio il prossimo 20 marzo ospiterà la grande manifestazione nazionale organizzata da per celebrare la giornata sulla memoria per le vittime della mafia. E quella data potrà essere l'occasione per vedere i primi frutti dell'osservatorio. La notizia è stata accolta con favore anche dal Presidente della regione Lombardia Roberto Formigoni. Da una nota della presidenza della regione si legge: “E' una buona proposta, le grandi opere che si stanno realizzando a Milano e in Lombardia rendono necessaria una stringente vigilanza e un adeguato controllo su tutte le procedure che regolano gare e appalti e l'esigenza di garanzia, trasparenza e sicurezza sono da tempo all'attenzione delle istituzioni e di tutte le componenti più vive e sensibili della società”.