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“Il viaggio – era solito dire Dionisio quando si metteva a filosofeggiare – è soltanto l’arte dell’incontro e, in ultima analisi, dell’incontro con se stessi (…) Oltrepassi il portone del labirinto, senti lo scatto della serratura alle tue spalle e a quel punto tutto consiste nel scivolare, permettere che i venti ti portino, prendere sbandate, dimenticare Penelope a Itaca, fare quel che capita, fermarsi, come consiglia Kavafis, negli empori della Fenicia e visitare le città dell’Egitto, e anche (questo lo aggiungo io) farsi degli amici lungo il cammino dai quali per forza di cose ti separerai, ma che non perderai mai” (F. Sánchez Drago “Il cammino del cuore”). Guarda il video .(Gianfranco Mingione)

Come in ogni viaggio il bello e il difficile, l’avventuroso e l’inconoscibile sta forse nel lasciare e lasciarsi tutto alle spalle per partire alla volta di una nuova terra, alla scoperta di quei mondi altri, vicini e lontani per appagare quell’indole arcaica che da sempre porta l’uomo a girovagare. E’ come andare alla ricerca di qualcosa, una scoperta dietro la quale si cela un’altra scoperta. Come quella di Isabella Rossi, 29 anni, partita qualche anno fa alla volta della Spagna per cercare una nuova esperienza. Isabella ci racconta la sua storia, il perché del suo viaggio, l’Italia vista e vissuta da lontano, di un nuovo lavoro e nuovi orizzonti. Una storia, la sua storia, quella di Isabella Rossi, italiana per diversi anni in Spagna e ora in patria per una sosta temporanea

(Nda un ringraziamento particolare a Valentina Cioffi e Michela Chiuchiolo).

 

  

 

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