La mafia non è più solo “cosa nostra”!

di Andrea Pellegrino

La mafia non e' solo un fenomeno italiano ma europeo, sul quale il Parlamento dell’Unione indagherà con una sua Commissione speciale. La plenaria di Strasburgo ha approvato oggi a larga maggioranza la costituzione della Commissione che dovrà analizzare l'impatto del fenomeno e valutare l'attuazione delle norme europee su criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio. (Andrea Pellegrino)

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Con 584 voti favorevoli, 6 contrari e  48 astenuti, il Parlamento europeo ha dato vita oggi alla Commissione che dovrà analizzare l'impatto delle organizzazioni mafiose e valutare l'attuazione delle norme europee su criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio.

L'istituzione di una Commissione parlamentare UE sulle mafie in Europa è un'idea nata da una lettera inviata da Rosario Crocetta, ex sindaco di Gela minacciato dalla mafia, oggi eurodeputato. ''Era il 15 luglio 2009, giorno dell'elezione del presidente Buzek - ha ricordato Crocetta da Tunisi, dove è in missione di osservazione elettorale per il Parlamento europeo - quando con una lettera ho chiesto che si istituisse nella UE una commissione d'indagine sul fenomeno delle mafie in Europa. La richiesta lasciò sbigottiti i tanti che ritenevano il problema un fenomeno circoscritto al sud Italia''.

''Da allora - ha aggiunto Crocetta - non solo tutta la delegazione del Pd si e' schierata su questa posizione, ma l'intero gruppo S&D, grazie alla collaborazione di Martin Schulz, ha fatto propria questa intenzione, organizzando il primo seminario internazionale sul problema delle mafie in Europa. E positiva è stata la reazione del presidente Buzek''. ''Da oggi - ha concluso Crocetta - la lotta alla mafia appartiene a tutto il Parlamento europeo e sono orgoglioso di aver contribuito, insieme con altri, a questo risultato''.

La Commissione sarà composta da 45 membri ed arriva nell’aula di Strasburgo grazie all’iniziativa degli europarlamentari italiani Rosario Crocetta e Sonia Alfano. Per i lavori della Commissione sono previste visite e contatti con gli operatori di base, autorità di polizia, giudici, imprenditori, organizzazioni delle vittime, oltre che con istituzioni, parlamenti e governi di Stati membri e paesi terzi. Membri e presidenza della Commissione saranno definiti nelle prossime settimane.

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