Il Nobel per la pace alla voce del coraggio, la quindicenne Malala Yousufzai

di Francesca Elia

Partita la petizione per candidare la giovane Malala al premio Nobel per la pace. (Francesca Elia)

Malala_Yousafzai Malala Yousufzai è una ragazzina pakistana di 15 anni, vive nel distretto dello Swat, dove i Talebani con un editto hanno bandito il diritto all’istruzione delle donne: un bene troppo grande di cui un essere umano non può essere privato. Malala non si è fermata dinanzi ad un “no” che trabocca di inciviltà che cerca di mettere a tacere le voci di cambiamento e rivoluzione. La giovane pakistana si è esposta, ha usato la sua voce per gridare il diritto di tutte le donne pakistane e non solo. Nonostante la giovane età ha sempre mostrato una grande forza d’animo e un coraggio puro, un coraggio che disturbava che doveva essere eliminato. Lo scorso 9 Ottobre Malala è stata ferita alla testa da un colpo di pistola, in un attacco sferrato dai Talebani. Per fortuna è stata urgentemente operata in Inghilterra e sembra non riporterà conseguenze negative. Questa giovane donna per molti rappresenta ormai il simbolo della pace, tanto da far partire una petizione affinchè venga proposta, dai politici di tutto il mondo, una sua candidatura al premio Nobel per la Pace.

La prima petizione è partita dal Canada, ad opera di Tarek Fatah, ma in pochi giorni più di 100.000 firme sono state raccolte tra Inghilterra, Francia e Germania. La notizia è stata diffusa anche in Italia, ad opera della professoressa dell’Università di Palermo, Giovanna Fiume che ha scritto in merito: “Mi chiamo Giovanna Fiume, insegno Storia moderna all’Università di Palermo; ho fatto parte del movimento delle donne degli anni ’70, dei movimenti per i diritti civili e del movimento antimafia. Ho sempre considerato l’istruzione e, per suo tramite, la cultura tra le più potenti armi di avanzamento della società in generale e della condizione delle donne in particolare. Per questo non posso restare indifferente di fronte al coraggio di Malala in Pakistan”. Una forza interiore, quella di Malala, che ha attirato anche l’attenzione dello scrittore Dario Fo, tra i firmatari della petizione, il quale ha dichiarato “La osservo e nel suo sorriso vedo una dolcezza inarrestabile, leggo la voglia di vivere di un'adolescente che sa intonare canti e muoversi nella danza. Chiedeva per sé e per le sue amiche che le si concedesse la dignità di essere libera e festosa. Hanno cercato di eliminare il suo cervello”. Già all’età di 13 anni Malala si era resa celebre postando degli interventi sul Blog BBC, nei quali criticava aspramente il regime dei Talebani e le loro decisione riguardo l’istruzione giovanile.

Malala è un concentrato di idee e diritti da difendere, è la personificazione del cambiamento; grazie ai media oggi, anche in paesi come il Pakistan, certe voci arrivano lontano e quella di Malala ha attraversato il mondo.

Sul sito www.change.org è possibile firmare la petizione e  unirsi ad un sostegno globale a favore di Malala.