Musica. Smashing Pumpkins, il passato non si dimentica

di Alessandro Etzi

Oceania, più che un nuovo cd sembra un greatest. (Alessandro Etzi)

smashing_pumpkins Non deve essere facile essere Billy Corgan, per nulla. L’artista della suburbia di Chicago ha cavalcato gli anni ’90 a bordo dei suoi Smashing Pumpkins, di cui gradualmente è diventato padre-padrone, factotum, spina dorsale, prima limitando il ruolo del suo equipaggio, composto dagli amici James Iha, D’Arcy Wretzky e Jimmy Chamberlin, poi declassandoli dal ruolo di geni a quello di coglioni, e tossici, in particolar modo la bassista e il batterista, che tossici lo sono stati per davvero. Billy Corgan, il talento che per rimarcare la sua arte indossava una maglia con la scritta ZERO, ha quindi affrontato il Millenium Bug e  gli anni seguenti cercando una nuova stella polare, ma perdendosi più volte. Prima con Machina II, in cui cercava il sostegno della vituperata Rete per attaccare la casa discografica, le nuove Britney Spears, la musica di plastica, gli ex-componenti degli Smashing; poi con gli Zwan, con cui pubblicò Mary Star of the Sea.

Il fallimento più grande fu il suo esordio solista, Thefutureembrace, ciò che Fantozzi avrebbe definito una cagata pazzesca. Così pazzesca che, il giorno stesso della sua uscita, Billy Corgan comprava una pagina intera del Chicago Tribune per annunciare la volontà di una reunion degli Smashing. Col solo Chamberlin. Il frutto di questa rinascita fu Zeitgeist, nel cui booklet sono presenti anche una foto di Paris Hilton e i ringraziamenti all’ereditiera.

oceaniaA questo lavoro sono seguiti il mini-album American Gothic, l’introduzione degli Smashing Pumpkins alla RockWalk di Hollywood e, nel 2009, Teargarden by Kaleidyscope, un progetto di 44 canzoni rilasciate prima su internet e poi messe in vendita in diversi formati per appassionati. Oceania, l’ultimo album del gruppo, è stato pubblicato a giugno 2012, nonostante fosse pronto già da dieci mesi: frutto del lavoro con Mike Byrne alla batteria, Jeff Schroeder alla chitarra e Nicole Fiorentino al basso, è il primo album veramente collettivo degli Smashing da tanti anni a questa parte. Ma i nuovi artisti evidentemente non riescono a separarsi dalla pesante eredità che hanno raccolto e, tutto il cd, sembra una riedizione di ciò che già è stato prodotto. Tutte le tracce sono mediamente gradevoli, mediamente ben prodotte, mediamente noiose, spesso è presente qualche virtuosismo non necessario, ciò che manca è l’imprudenza degli inizi, la voglia di rischiare, l’affondo finale.

Chi è stato adolescente nel 1995 ancora oggi ricorda Bullet with butterfly wings, quella sensazione di essere un topo in gabbia, di rabbia costretta, di un mondo che provava a fregarti, e ricorda che in Billy Corgan trovava un suo simile. Ma, come in Tonight, Billy se né è andato, portandosi via la giovinezza e trasformandola in maturità, facendola confluire in Oceania: un album che merita rispetto e di essere acquistato, ma che tra venti anni sarà solo un ulteriore nota nella pagina wikipedia di Billy Corgan. Mellon Collie and the Infinite Sadness, quello invece ha già fatto storia.