Urbanizzazione e sostenibilità. Napoli ospita il World Urban Forum

di Ivana Vacca

Quale sarà il futuro delle nostre città? Un progetto di riqualificazione urbana, due bandi diretti ai giovani, tavole rotonde, mostre, seminari ed eventi: arriva la sesta edizione del World Urban Forum. Dal grembo delle Nazioni Unite alla Mostra d’Oltremare di Napoli, dall’1 al 7 settembre. (Ivana Vacca)

napoli_WUF Napoli: una città stratificata, da emporio dorico ad una delle più popolose aree metropolitane d’Europa; intorno ad un nucleo di impianto greco-romano si è ampliata nel corso dei secoli, inglobando le zone limitrofe, urbanizzando le campagne, le aree paludose orientali e le aree collinari. Ha preso forma una città vivace, ricca di peculiarità e di contrasti, dai quartieri alti e signorili di Posillipo e del Vomero agli insediamenti popolari del centro e della periferia. Il capoluogo campano ha saputo anche essere precursore, in materia di urbanizzazione, con il cluster di costruzioni avveniristiche del Centro Direzionale negli anni Novanta e con le più recenti Stazioni dell’Arte della nuova linea metropolitana. Una rapida urbanizzazione che, tuttavia, non è stata accompagnata da un piano industriale né, tantomeno, da politiche in grado di bonificare e valorizzare al meglio le ex zone industriali e le periferie degradate di una città con una straordinaria vocazione turistica.

Oggi più del 50 % della popolazione mondiale vive nelle città, nelle quali la densità abitativa è cresciuta dal 20% al 60 % negli ultimi 25 anni e il trend è in forte aumento. Quali sono le ragioni di questo sviluppo urbano e come garantire una sostenibilità che possa coniugare ecologia, economia ed equità? Questi i contenuti principali della VI Edizione del Forum Mondiale sull’Urbanizzazione, che verrà ospitato a Napoli, negli spazi della Mostra d’Oltremare, dall’1 al 7 settembre. Quattro le aree tematiche oggetto delle riflessioni del Forum: pianificazione urbana (istituzioni e regolamentazione per il miglioramento della qualità della vita), equità e prosperità (distribuzione dei beni e delle opportunità), città produttive (centri urbani competitivi e innovativi), mobilità urbana, energia e ambiente. A fronte dei rapidi processi di urbanizzazione e del conseguente impatto sui cambiamenti climatici, sulle comunità e le economie, il World Urban Forum è stato istituito dalle Nazioni Unite nel 2002 e realizzato da UN-Habitat. Un appuntamento biennale già svoltosi nelle città di Nairobi (Kenya), Barcellona (Spagna), Vancouver (Canada), Nanjing (Cina) e Rio de Janeiro (Brasile).

L’evento è stato organizzato da UN-Habitat, Governo Italiano, Regione Campania e Comune di Napoli. L’ente attuatore è la Fondazione Campania dei Festival e il coordinatore WUF di Napoli è il Prof. Arch. Uberto Siola. Napoli accoglierà circa 5000 delegati provenienti da 114 Paesi e tra questi 5 capi di governo e 25 Ministri. Costo dell’evento, con l’utilizzo di fondi europei attraverso il POR Campania, 1,2 mln di euro, di cui 200 mila destinati al recupero di Piazza Mercato. Decisamente poco per la riqualificazione della seconda piazza più grande di Napoli. Due i bandi attivati: uno per il reclutamento di 15 collaboratori a progetto (già scaduto) e uno per 430 giovani volontari, ai quali sarà garantito un rimborso spese di 15 euro al giorno, la cui scadenza è stata prorogata fino al 18 agosto. Accoglienza, logistica, supporto tecnico/informatico, pubbliche relazioni e segreteria organizzativa, queste le mansioni. La macchina organizzativa è già partita, coinvolgendo le Università, le associazioni e la società civile, con la pianificazione di 120 eventi di networking, 12 tavole rotonde, 20 seminari di formazione, manifestazioni, mostre e dibattiti on-line su www.worldurbanforum.org.

Forse una buona opportunità di riflessione su tematiche sensibili e importanti, auspichiamo di vedere un concreto interesse da parte degli Stati e di non dover rimpiangere un’ulteriore occasione mancata.