Un viaggio onirico tra LES PÊCHEURS DE PERLES

di Ivana Vacca

Il Teatro San Carlo di Napoli mette in scena le passioni d’oriente: l’amore e l’amicizia secondo Georges Bizet ne "Les Pêcheurs de Perles", dal 16 al 25 ottobre. (Ivana Vacca)

les_pecheurs_de_perles Georges Bizet non aveva ancora compiuto 25 anni quando compose "Les Pêcheurs de Perles", e sarebbero dovuti passare più di 10 anni prima di arrivare alla piena maturità del suo genio musicale e alla folgorante affermazione (post mortem) della “Carmen”. Il suo primo lavoro operistico, in tre atti, musicato su libretto di Michel Carré e Eugène Cormon, esordì al Théâtre Lyrique di Parigi, nel 1863. Ad un discreto successo di pubblico seguì una fredda accoglienza da parte della critica, nonostante l’autorevole parere favorevole di Hector Berlioz. La stroncatura causò l’esclusione dell’opera dai programmi dei teatri francesi, all’interno dei quali venne nuovamente rappresentata solo in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1893, molti anni dopo la morte dell’autore. L’opera fu, per lo più, incompresa all’epoca ma, con il tempo, ha raggiunto una piena riabilitazione ed oggi è entrata a pieno titolo nel repertorio lirico classico.

In Italia, invece, riscosse un eccezionale successo già al debutto al Teatro alla Scala di Milano nel 1886 e l’anno successivo al San Carlo di Napoli.

Il compositore francese non si sottrae al fascino dell’esotico che seduce il mondo della cultura durante tutta la seconda metà dell’Ottocento. L'azione è ambientata sull'isola di Ceylon dove prende corpo la storia incentrata sul topos dell’amicizia virile, un sentimento più forte della gelosia e della passione amorosa. Nadir e Zurga, legati da un’amicizia profonda e indissolubile, entrano in conflitto per la passione del primo nei confronti di Léïla, una sacerdotessa a sua volta combattuta fra voto di castità e amore terreno.

L’opera si caratterizza per essere destinata a cantanti dalla notevole caratura vocale, specie il ruolo del pescatore Nadir, che, nel 1916, fu interpretato dal tenore napoletano Enrico Caruso al Metropolitan di New York.

Raffinata ed esotica, fantasiosa nelle evocazioni dei luoghi lontani, dei paesaggi fiabeschi e nei costumi variopinti, "Les Pêcheurs de Perles", torna nuovamente al San Carlo, nella versione originale in lingua francese, martedì 16 ottobre, con la direzione di Gabriele Ferro e la regia di Fabio Sparvoli. Dopo la prima, l’opera verrà replicata in altri quattro spettacoli fino al 25 ottobre. Interpretata da Patrizia Ciofi (Léïla),

Dmitry Korchak (Nadir), Dario Solari (Zurga), Roberto Tagliavini (Nourabad) e dall’Orchestra, dal Coro e dal Corpo di ballo del Teatro San Carlo, l’opera, sarà allestita dalla Fondazione Teatro Verdi di Trieste.

 

Teatro di San Carlo dal 16 al 25 ottobre 2012

LES PÊCHEURS DE PERLES

di Georges Bizet

libretto di Michel Carré

direttore: Gabriele Ferro
regia: Fabio Sparvoli
maestro del Coro: Salvatore Caputo
direttore del Corpo di ballo: Alessandra Panzavolta
scene:  Giorgio Ricchelli
costumi: Alessandra Torella

Léïla: Patrizia Ciofi
Nadir: Dmitry Korchak 
Zurga: Dario Solari
Nourabad: Roberto Tagliavini

Orchestra, Coro e Corpo di ballo del Teatro San Carlo
Allestimento della Fondazione Teatro Verdi di Trieste

Foto di Karin Cooper presso Washington National Opera (2008)