Reggia di Caserta. Da Haring a Bresson

di Ivana Vacca

Tra pochi giorni le immagini pop del graffitista Keith Haring cederanno il passo alle 'immagini e parole' del fotografo Henri Cartier-Bresson. Il "Murale di Milwaukee" si potrà ammirare fino al 4 novembre mentre gli scatti del maestro francese saranno esposti delle sontuose sale reali dal 1° novembre fino al 14 gennaio. (Ivana Vacca)

reggia_di_caserta_haring Arriva a Caserta, dopo il grande successo romano, “Henri Cartier-Bresson: immagini e parole”. In mostra 44 tra le fotografie più suggestive del Novecento, scattate in bianco e nero dal grande fotografo francese. Le istantanee saranno accompagnate dai commenti di autorevoli intellettuali, scrittori e amici, quali: Gae Aulenti, Alessandro Baricco, Emile Michel Cioran, Ernst Gombrich, Eric Hobsbwam, Jim Jarmusch, Milan Kundera, Artur Miller, Leonardo Sciascia, Saul Steinberg e Agnès Varda. La mostra sarà inaugurata il 1° novembre e sarà fruibile, negli appartamenti storici della Reggia di Caserta, fino al 14 gennaio 2013. Ad organizzarla la Soprintendenza per i beni architettonici paesaggistici storici artistici ed etnoantropologici per le province di Caserta e Benevento, in collaborazione con Civita, Contrasto, Magnum Photos e Fondation Cartier-Bresson.

Intanto resta poco più di una settimana ancora per godere della sbalorditiva visione di uno dei murales più grandi al mondo e per di più all’interno della settecentesca Sala dei Porti della Reggia. Il "Murale di Milwaukee" del celebre "street artist" americano Keith Haring rimarrà in esposizione fino al 4 novembre. L’opera site specific, lunga 24 metri, era stata realizzata nel 1983, dipinta su entrambe i lati del supporto ligneo e concepita per essere collocata nel campus della Marquette University di Milwaukee dove sarebbe sorto il nuovo Museo Haggerty. Unitamente al murales sono esposte fotografie, disegni reggia_di_caserta_bressone video che ne documentano le fasi di realizzazione. Inoltre, l’opera è stata correttamente messa in rapporto ad un acrilico su tela “Senza Titolo” di Haring, anch’esso datato 1983, ma questa volta di dimensioni minori (590x290 cm), il quale, stabilmente esposto all’interno del Palazzo Reale casertano, fu realizzato su invito dell’amico gallerista napoletano Lucio Amelio per la collezione “Terrae Motus”. Una delle collezioni d’arte contemporanea più importanti al mondo, messa insieme dal gallerista napoletano dopo il violento sisma che nel novembre del 1980 devastò il sud Italia. L’esposizione è stata curata da Wally Mason, direttore del Museo del Wisconsin e promossa dalla Soprintendenza di Caserta e Benevento in collaborazione con l’Haggerty Museum of Art di Milwaukee.

Segni inconfondibili e immagini simbolo, tuttora prese a prestito dalla moda e dal design, quelle del giovane Haring, nato a Reading, in Pennsylvania, nel 1958 e morto a New York nel 1990 di Aids a soli 31 anni. Il "Murale di Milwaukee" contiene, nei suoi 24 pannelli, molti dei temi più famosi dell’artista cult degli anni ’80, che con i suoi “barking dogs”, i bambini a carponi, i ballerini di breakdance, la televisione con le ali, l’uomo con la testa di serpente resta ancora vivo nell’immaginario comune di tutti. La sua arte è viva più che mai, se è vero ciò che lui stesso amava ripetere "l'arte vive attraverso l'immaginazione delle persone che la guardano. Senza questo contatto, l'arte non esiste".