Nuova Orchestra Scarlatti: senza fondi è rischio chiusura

di Ivana Vacca

Il M° Gaetano Russo: “senza fondi è impossibile una programmazione per l’anno 2013”. (Ivana Vacca) 

orchestra_scarlatti L’11 dicembre del 1992 a Napoli suonava per l’ultima volta l’Orchestra Alessandro Scarlatti della RAI diretta dal M° Franco Caracciolo che ne fu direttore. A distanza di 20 anni, la città di Napoli rischia di rivivere quel memorabile, quanto doloroso, momento. Questa volta è la Nuova Orchestra Scarlatti a doversi congedare dal suo pubblico. Ne ha dato ufficiale annuncio, ieri, presso il foyer del Teatro Augusteo, il direttore M° Gaetano Russo durante una sobria conferenza stampa.

L’Araba Fenice dell’Orchestra Scarlatti, la N. O. S., debuttava il 21 marzo 1993 all’Auditorium RAI di Napoli. Nasceva per volontà del M° Russo, suo malgrado, come orchestra privata, ma con l’auspicio di diventare orchestra sinfonica istituzionale con un riconoscimento I.C.O. (Istituzione Concertistica Orchestrale). Ma negli anni nessuno ha ritenuto opportuno ridare alla città ciò che le era stato sottratto 20 anni prima. Il M° Russo ha ripercorso la storia ventennale dell’Orchestra in Italia e all’estero e denunciato la completa assenza di una politica culturale nel settore musicale da parte del Ministero dei Beni culturali, della Regione Campania, della Provincia e del °Comune di Napoli. Molte le promesse e i dinieghi, di fatto pochi i contributi concreti all’Orchestra. Le scelte cadono sul grande evento oppure sul ripianamento di enti in costante deficit anziché nel premiare e sostenere le buone prassi di un’organizzazione che ha svolto attività di grande pregio nella valorizzazione dei talenti musicali emergenti e nell’educazione musicale di tanti giovani delle scuole campane. Più di 100 mila sono stati, infatti, i ragazzi che hanno fruito della Nuova Scarlatti fino ad ora.

orchestra_scarlatti_2Tra il repertorio barocco, classico e contemporaneo, l’attività della N. O. S. si è distinta anche per la volontà di diffondere e promuovere la straordinaria Scuola Musicale Napoletana. Un’attività – dice il M° Russo – che dal 2008 al 2010 va ad incassare 1 milione e 120 mila euro, di cui solo il 12,6 % era di contributi istituzionali. Chiunque in Italia avesse dovuto sopportare un confronto di questo tipo con le cifre, avrebbe chiuso. Noi con zero euro abbiamo fatto attività”. Noi – afferma – abbiamo scelto da sempre di non affidarci a nessun padrino e di sperare nel rispetto delle leggi che prevedono il finanziamento delle attività musicali sulla base dei riscontri ottenuti”. E ancora dice Russo: “Queste cifre avrebbero permesso di ottenere un riconoscimento I. C. O. dal Ministero, di cui abbiamo fatto domanda oltre un anno fa. Abbiamo fatto una regolare richiesta di incontro al dottor Salvatore Nastasi (direttore generale per lo Spettacolo dal Vivo del MIBAC), ma nulla. Questa domanda giace”. Con riguardo alla situazione attuale il M° Russo spiega: “Noi dobbiamo stare attenti, perciò blocchiamo l’attività, perché se il nostro deficit arriva a 5 mila euro ce li devo mettere io” - e ancora - “nel 2011, almeno per quanto riguarda i finanziamenti pubblici, abbiamo 22 mila euro del Ministero, della Regione non si sa ancora nulla, ma se arriveranno non miglioreranno la situazione perché abbiamo pagato 64 mila euro di tasse. Per il 2012 ne sono arrivati 24 dal Ministero e dalla Regione nulla. Se non sappiamo come concluderemo il 2012, come posiamo programmare attività per il 2013?”

Così la sospensione della N. O. S. appare inevitabile nel prossimo anno e “ci sarebbe il rischio di una chiusura definitiva che potrebbe avvenire per scelta alla fine del 2013”. Gli ultimi appuntamenti a Napoli saranno la Settima Sinfonia di Beethoven, nel concerto gratuito del 16 dicembre al Museo Diocesano, e il Concerto di Capodanno. Intanto il M° Russo rivolge un accorato appello alla cittadinanza, un appello ad una “lotta armata” di strumenti, di idee e di partecipazione e, partendo con una raccolta firme, chiede alle istituzioni una chiara dichiarazione di intenti. “Quindi come scongiurare la chiusura? – dice Russo – Attraverso un forte impegno dal Presidente della Regione, senza delegare nessuno, e del Sindaco, nonché un vero  proprio impegno dei cittadini e di chiunque voglia proporre delle soluzioni. Noi ascolteremo”.