MUSEOUNDER14. SCM intervista Giuseppe Panariello

di Ivana Vacca

Grande successo per la prima mostra del MUSEOUNDER14 che resta al PAN di Napoli fino al 27 dicembre. Serviziocivilemagazine intervista l’ideatore del progetto Giuseppe Panariello. (Ivana Vacca)

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Scuola e museo: i due luoghi dell’apprendimento per eccellenza. Si parla spesso di come far avvicinare i giovani ai musei e di come poterli educare a sublimare la propria sensibilità e trainarli verso uno sviluppo più consapevoles della propria creatività, non solo a scuola ma nell’arco dell’intera vita. Il divario che separa i musei dai loro pubblici potenziali è oggi, probabilmente, più profondo che nel passato. Nell’Europa del XIX secolo i musei avevano un preciso ruolo nella società, che comprendeva sì lo sfoggio del potere e la creazione delle identità nazionali ma, soprattutto, lo sviluppo educativo e morale delle masse. Nel contesto attuale appare, pertanto, straordinariamente rivoluzionaria l’idea di Giuseppe Panariello, artista e docente, Presidente dell’Associazione o.n.l.u.s “QUELfiloBLU”, il quale ha il desiderio di realizzare fisicamente un museo che oggi è virtuale. Un museo interamente realizzato dai ragazzi delle scuole medie inferiori. Si tratta, per la prima volta, di un coinvolgimento attivo degli studenti in uno spazio solitamente riservato ai grandi nomi. Sì perché sono gli “under 14” stessi a creare le opere e a costituire il perno dell’esperienza museale. Alcune di queste opere sono attualmente esposte al PAN – Palazzo delle Arti di Napoli. L’esposizione, inauguratasi lo scorso 5 dicembre, ha avuto un grande successo di pubblico e di critica, tanto da essere prorogata fino al 27 dicembre.

Che cos'è il MUSEOUNDER14 ARTECONTEMPORANEA?
Per adesso è un museo virtuale dove ci sono circa 1760 opere dei miei alunni dai 10 ai 14 anni. Non immaginavo, all’inizio della mia professione di insegnante, di trovarmi di fronte a ragazzi e ragazze di tale bravura. Ho iniziato a conservare i loro lavori dal 1979, quando non era ancora presente nella mia mente il progetto del museo dedicato alla loro memoria di PERSONE, anche se adolescenti. Il MUSEOUNDER14 artecontemporanea è nato quando mi sono accorto che avevo accumulato una quantità di opere che non potevano rimanere nell’oblio, allora ho chiamato il mio amico Claudio Carrasco, web master, che con entusiasmo si è messo a disposizione creando quel bellissimo sito: www.museounder14.it.Un giorno, e spero non molto lontano, il museo avrà uno spazio fisico non solo per appendere quadri alle pareti, ma uno spazio dove i giovani possono incontrarsi per favorire la crescita nella sfera della cultura: laboratori, dibattiti, cineforum, lettura, incontri e naturalmente mostre saranno il pane quotidiano. Il museo del rinnovare e aggiornare potrebbe contribuire a illustrare i presupposti pedagogici che ne hanno presieduto la trasformazione e soprattutto a capire meglio la scuola di oggi, a misurarne il rapporto con il passato. Lo spazio fisico migliore per il MUSEOUNDER14 è il Palazzo Baronale di Villaricca. Nel comune in cui risiedono la maggior parte degli alunni presenti nel museo.  

museounder14_giuseppe_panariello_2Dopo la mostra al Pan di Napolik quali saranno le altre tappe del progetto?
Mi piacerebbe portare questa mostra al Forum Universale delle Culture, ci proveremo e se saremo fortunati sarà una occasione fantastica perché la vetrina diventerebbe internazionale. E poi vorrei portare le opere al Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, il MART (questa poi sarebbe una bellissima ciliegina).

Qual è stato il coinvolgimento dei ragazzi nell'iniziativa?
Partecipativo, avvolgente ed emozionante. Mi hanno anche aiutato ad allestire la mostra al PAN.

Quale realtà, secondo lei, si trovano a vivere i ragazzi della zona nord-occidentale dell'areametropolitana di Napoli?

Il territorio della Napoli Nord è la cronaca. La Napoli Nord è conosciuta nel mondo per i suoi drammatici avvenimenti che noi tutti conosciamo e gli abitanti ci sopravvivono con coraggio. I giovani sono uguali a tutti i giovani del mondo che vivono nelle periferie, rivendicando i propri diritti, dove le amministrazioni sono troppo distanti e distratte dai reali e urgenti problemi per poter pensare ad una loro crescita nella direzione dei sani principi e per affermare il potere delle regole uguali per tutti.

Seguire le attitudini e intervenire sulla motivazione. Come poter superare le barriere dell'apprendimento nell'età preadolescenziale?
Ogni anno che ho trascorso nella scuola è stato per me un passaggio per rinnovarmi, per migliorare il mio contributo alla crescita dei miei alunni nella sfera dell’educazione attraverso l’Arte. Ogni anno hanno insegnato a me come poter proseguire questo mestiere, tra i più difficili e complessi che vi siano nel mondo, perché tocca l’umanità. Trattandoli con educazione, attento alle loro esigenze, non dimenticando mai di trovarmi davanti a persone, ho cercato di liberarli da paure e frustrazioni, portandoli a disegnare, dipingere e modellare con libertà e coraggio. Attraverso lo studio dell’arte, soprattutto quella contemporanea, perché la ritengo essere quella più accessibile e comprensibile per il “bambino” dell’età dell’immagine, dei colori, dei segni. Ho cercato ti tirar fuori l’emotività per portarli a concretizzare e scegliere il proprio futuro. 

Apprendimento formale, non formale e continuo, come avviene all'interno del MUSEOUNDER14 il passaggio dallo studente al cittadino?
Il tempo trascorso nella scuola dall’alunno non sempre è piacevole, soprattutto quando il ragazzo non riesce a inserirsi nei meccanismi dell’agenzia educativa. Il gruppo classe è troppo eterogeneo e ritengo che sia umiliante affrontare la didattica senza pensare a stabilire equilibrio nel suo interno.
Prima di affrontare qualsiasi disegno passavano quasi due mesi prima che si affrontasse un lavoro partendo da una giustificazione. Ritengo che nella scuola dell’obbligo, quindi una scuola che promuove, ci debba essere una valutazione in progress cioè aspettare i tempi, che in ogni persona sono diversi, quindi io davo fiducia aspettando, in alcuni casi anche la terza media, prima di poter esprimere un giudizio sull’alunno. Per quanto riguarda l’arte a me importava insegnare le tecniche, perché ognuno scegliendo quella più congeniale potesse esprimersi dando il meglio di se. I risultati mi hanno dato ragione, gli alunni si sono trasformati in esseri pensanti, ogni lavoro è presentato come un progetto, partendo da un’idea trasformandosi in opera. Il MUSEOUNDER14 possiede una tale forza che molti faticano ad accettare che quelle opere siano state realmente eseguite da un adolescente. Come ho spesso ripetuto in questi giorni, la funzione politica del MUSEOUNDER14 è trasformare l’apprendimento in comportamento.

Come poter garantire la sostenibilità del progetto MUSEOUNDER14?
Il MUSEOUNDER14 come si evince non sarà un museo tradizionale ma un luogo aperto a tutti, gestito da una partecipazione attiva, non soltanto da ragazzi, ma da tutta la cittadinanza: nonni, nonne, zii, genitori, giovani, amici, donne, uomini, immigrati e diversamente abili che amano o che inizieranno ad amare il mondo artistico. E poi sicuramente da fondi regionali, da fondi europei, da donazioni, da soci sostenitori e volontari.

Ha mai pensato alla replicabilità della sua idea?
Seguire questo importante esempio diverrebbe una buona prassi anche se non sarebbe lo stesso perché il MUSEOUNDER14 contiene una memoria storica di adolescenti che non si possono replicare.

(foto: Ivana Vacca)