Coworking, networking e socializzazione, parte l’avventura di HuB spa

di Ivana Vacca

Giugliano in Campania. Ieri la serata inaugurale di HuB spa, un “incubatore di idee” per innovare condividendo. (Ivana Vacca)

Hub_spa1 Hub, termine inglese, tratto dal linguaggio informatico, letteralmente “fulcro”, applicato al contesto aziendale è un “incubatore di idee” che mira a creare sviluppo con un nuovo esempio di social business, attraverso una rete di persone e il modello lavorativo del coworking. I “coworkers” o “hubbers” pur svolgendo attività indipendenti, condividono quotidianamente spazi, attrezzature, conoscenze e valori in modo da favorire la contaminazione di idee, l’innovazione sociale e lo sviluppo di progetti sostenibili.

Oggi il fenomeno del coworking, nato a San Francisco da un’idea del programmatore informatico Brad Neuberg, è oramai di portata mondiale. Dal 2006 ad oggi ha registrato una crescita esponenziale anche in seguito alla recessione economica e alla crisi del mercato del lavoro. In Europa la sola Berlino conta 48 iniziative dedicate al coworking, seguita da Londra con 39. Anche in Italia il modello comincia a replicarsi a Milano e, oramai, sono più di 70 i luoghi ad esso riservati lungo tutto lo stivale.

Ed è così che dalle grigie mura di un ufficio o da casa ci si sposta con i propri zaini e le proprie idee in un altro spazio. Questa volta si tratta degli 800 mq affrescati di Palazzo Palumbo, una volta di proprietà dei Principi Colonna di Stigliano, a Giugliano, zona nord dell’area metropolitana di Napoli. Qui sono già disponibili le postazioni per il coworking e le aree riservate a meeting, mostre, conferenze e laboratori.

Ieri Raffaele Iodice, Presidente del CdA di HuB spa, ha aperto la serata inaugurale parlando di innovazione sociale e coworking. Si è discusso di incubazione e start-up con Andrea Postiglione, CEO di Mangatar, Roberto Esposito, fondatore e CEO di DeRev, e Francesco Serafino CEO di Remocean, moderati da Antonio Savarese. Nicola Flora, docente universitario e fondatore di MobilArch, ha presentato la mostra MobileWorks con i progetti e i modelli delle postazioni di coworking per HuB spa. Ha concluso la serata “Utopia Critica” conferenza a cura di Cristiano Toraldo di Francia, docente universitario e co-fondatore di SuperStudio.

Hub_spa2Consulenza e sostegno alle start-up innovative, supporto al business e sviluppo delle idee, questi i principali servizi offerti dall’incubatore HuB spa. Una fitta rete di contatti, a partire dai 70 soci fondatori, professionisti provenienti da diversi settori, imprenditori, ricercatori, creativi, informatici, esperti di marketing e giovani laureati; un network di competenze trasversali e complementari che si rivolge ad un target di utenti giovani e creativi, piccole e medie imprese, settore profit e no profit.

Un progetto ambizioso, non solo negli obiettivi di sviluppo economico, sociale e culturale, ma anche nella forma societaria scelta per la sua costituzione: una società per azioni, con capitale sociale di 200 mila euro in cui ognuno dei 70 azionisti detiene una sola quota.

Discreto successo sta registrando anche l’iniziativa del giovedì con HUBtea, conversazioni settimanali con esperti di fronte alla telecamera di RoadTV. Giovedì 7 marzo si parlerà di Ventur Capital e start-up con Francesco Bifulco, docente di Economia e Gestione delle Imprese all’Università Federico II.

Per partecipare: coworking.hubspa.it/formtea.html, ma attenzione, il coworking è contagioso.

(foto: Ivana Vacca)