Salute in cenere

di Anna Laudati

(di Francesco Enrico Gentile)

 

Gli italiani fumano di meno, ma aumentano i forti fumatori. L’età media a cui gli italiani accendono la prima sigaretta è 17,4 anni, mentre la percentuale di donne fumatrici è finalmente in calo. Emerge da un’indagine Doxa, fatta per conto dell’Istituto superiore di sanità (Iss) in collaborazione con la Lega Italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) e presentata in occasione della “Giornata mondiale senza tabacco“, che si celebra il 31 maggio. “Oggi in Italia i fumatori sono 11,2 milioni, contro gli 11,8 milioni dello scorso anno.


Fuma il 26,4 per cento degli uomini (6,5 milioni) e il 17,9 per cento delle donne (4,7 milioni) – sottolinea Piergiorgio Zuccaro, direttore dell’Osservatorio fumo, alcol e droga dell’Iss – Sale, però, al 36 per cento (dal 31,9 del 2007) la percentuale dei fumatori che fumano più di un pacchetto al giorno”.

Nell’anno in cui l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dedica la giornata mondiale senza tabacco ai giovani (”Tobacco Free Youth“), anche la ricerca Doxa evidenzia come il problema fumo sia un’emergenza che riguarda un milione e mezzo di giovani fra i 15 e i 24 anni e circa 140 mila giovanissimi tra 15 e 17 anni che fumano ogni giorno mediamente 10 sigarette. “Nel ventesimo secolo l’epidemia di tabacco ha ucciso cento milioni di persone nel mondo. Nel ventunesimo secolo, le vittime potrebbero essere un miliardo secondo le stime dell’Oms e senza misure di controllo si potrebbero arrivare a otto milioni di vittime all’anno nel 2030 – spiega Francesco Schittulli, presidente nazionale della Lilt– Dobbiamo impegnarci, a livello nazionale e comunitario, per evitare questa tragedia che ha un costo di 6 miliardi di euro all’anno sul sistema sanitario nazionale. Occorrono politiche di prevenzione, programmi di aiuti a chi vuole togliersi il vizio, ma anche misure più radicali quali il bando totale del fumo da pubblicità”. E lancia due proposte concrete: “Sarebbe necessaria una riconversione delle piantagioni di tabacco in frutta e verdura, incentivando i coltivatori e stabilendo leggi comunitarie a sostegno – aggiunge Schittulli – Mi rivolgo anche al mondo sportivo e chiedo innanzitutto che gli allenatori non fumino in campo, come troppo spesso fanno quando vengono ripresi dalle telecamere, e poi che vengano creati negli stadi settori esclusivi per non fumatori. Avviene in Gran Bretagna, sarebbe auspicabile anche in Italia”. L’Oms raccomanda di aumentare l’imposta sul tabacco. “È una misura che può servire a scoraggiare i giovani dal cominciare a fumare a patto che non si cerchino le sigarette in mercati paralleli o di contrabbando”, aggiunge il presidente della Lega contro i tumori.
E a tre anni dall’introduzione della Legge Sirchia, quali sono i risultati? Schittulli elenca qualche dato: “Ci sono oltre 600 mila fumatori in meno ed è in calo il numero di morti. Dopo una leggera ripresa nel 2006, lo scorso anno si è registrato una ulteriore riduzione dell’1 per cento. I dati di un recente studio in 4 regioni italiane (Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lazio e Campania) mostrano, inoltre, un calo superiore al 7 per cento dei ricoveri per infarto acuto del miocardio”.
Il fumo è dannoso anche a livello sociale. Lo conferma un’indagine condotta su 675 fumatori dalla linea verde nazionale “Sos Lilt“ (800-99-88-77, che per l’occasione della Giornata mondiale rimarrà in funzione dalle 9 alle 17) per valutare la percezione della pericolosità del fumare durante la guida. “L’86 per cento dei fumatori percepisce il fumo di sigaretta alla guida come un pericolo determinante, in particolare della distrazione – continua Schittulli – Quando un abitacolo si riempie di fumo, si abbassa il livello di attenzione alla guida. Gli intervistati se ne rendono conto e questa consapevolezza rappresenta un terreno fertile per la promozione di un’adeguata informazione finalizzata alla prevenzione”.
La ricerca Doxa propone un faccia a faccia fra gli scolari di oggi e quelli di ieri per capire come è cambiata nel corso degli anni l’immagine che i pre-adolescenti hanno del fumo. “Emergono percezioni negative dei danni alla salute (24,5 per cento), delle malattie (22,4 per cento) e del rischio di morte (18,7 per cento) - spiega Ennio Salomon, presidente dell’istituto Doxa – L’associazione immediata è con il cattivo odore, i denti gialli, la dipendenza, e aumentano le citazioni riguardanti le malattie, ma l’immagine del fumatore accanito resta quella di un uomo, di oltre 30 anni, a volte del mondo dello spettacolo, o anche una figura familiare, che genera emulazione e necessità di copiarlo”.
Numerose le iniziative che si svolgono in Italia per la Giornata mondiale senza tabacco. La Lilt, che ha siglato un’intesa con l’Iss per “un mese senza fumo“, sarà presente in numerose piazze italiane con stand che regaleranno borse “griffate” dai più importanti stilisti italiani, cinturini con lo slogan della campagna, opuscoli e adesivi con il numero della linea “Sos Lilt”. Al Policlinico “Santa Maria alle Scotte“, a Siena, il centro antifumo della Fisiopatologia respiratoria, dalle 9 alle 13, offrirà la possibilità di effettuare uno screening gratuito a fumatori e non con un’anamnesi completa attraverso la misurazione del monossido di carbonio e un orientamento a programmi anti-fumo personalizzati. A Matera il 1 giugno si svolgerà la manifestazione “Fai centro: sì allo sport, no al fumo“, organizzata dal centro antifumo del Dipartimento di prevenzione della Asl 4 in collaborazione con il circolo schermistico cittadino e il Liceo artistico “Carlo Levi” che presenterà un decalogo a fumetti per smettere di fumare. “Gravidanza senza fumo. Nasce un motivo in più per smettere” è invece lo slogan scelto dall’Azienda ospedaliero - universitaria Policlinico di Modena per le iniziative organizzate su tutto il territorio provinciale dal 24 maggio al 22 giugno.