L’Italia apre le porte al volontariato internazionale

di Francesca Elia

Approvata la legge sul rilascio del Visto per il volontariato: per un anno giovani stranieri potranno soggiornare liberamente in Italia e svolgere attività di solidarietà. (Francesca Elia)

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Lo scorso 11 maggio 2011 è stato istituito il Visto per volontariato, in seguito alla pubblicazione del decreto del Ministero degli affari esteri sulla Gazzetta Ufficiale. La normativa di riferimento è il decreto legislativo 157 del 2007 per l’attuazione della direttiva 2004/114/CE che aveva inserito nel Testo Unico per l’immigrazione l’articolo 217bis, relativo all’ingresso ed il soggiorno in Italia per svolgere volontariato.

Sono previsti requisiti di base da rispettare: il visto può essere rilasciato per giovani di età compresa tra i 20 ed i 30 anni; la proposta deve essere presentata da un’organizzazione promotrice appartenente ad una delle categorie indicate dal decreto stesso. L’organizzazione deve stipulare un accordo con lo straniero, specificando la tipologia e la durata del programma da svolgere nell’ambito del Servizio Volontario Europeo ed inserendo una polizza assicurativa a favore del giovane. L’organizzazione, poi, inoltrerà la domanda di nulla osta allo Sportello unico per l'immigrazione presso la Prefettura-Ufficio territoriale del Governo competente per il luogo ove si svolge il programma di volontariato. Lo Sportello, accertata l'esistenza dei requisiti rilascia il nulla osta. Il nulla osta, la cui validità è di sei mesi e' trasmesso, in via telematica, dallo sportello unico per l'immigrazione, alle rappresentanze consolari all'estero, alle quali e' richiesto il relativo visto di ingresso.

Il volontariato ha da sempre rappresentato una risorsa necessaria per la società di ogni tempo garantendo da un lato lo svolgimento di un’esperienza unica per i giovani, che si avvicinano a tale realtà, ed aiuti concreti per lo Stato che contribuisce a facilitare l’accesso al volontariato. In un clima di internazionalizzazione l’Italia ha fatto un passo avanti decisivo.

Con tale decreto viene offerta ai giovani un’ulteriore possibilità di integrazione, conoscere una diversa cultura e decidere di entrarne a far parte. Il clima di crisi continua a permanere in vari Stati del mondo e dare quindi spazio ad una mobilità giovanile, basata sul volontariato, può garantire, ad alcuni dei partecipanti, la possibilità di trovare fortuna e lavoro in un paese diverso da quello di origine. Il problema è che il Visto in questione, oltre ad avere una durata limitata, non è convertibile in nessun altro tipo di permesso e non può essere rinnovato. Sarà dunque necessario ricorrere alla procedura ordinaria prevista dalla legge italiana, per finalità diverse dal volontariato. Inoltre, stando a quanto scritto dal sito “stranieriinitalia.it”, non sono ancora disponibili i moduli da compilare online per la richiesta del nulla osta. La legge è stata approvata, si solo attende la concreta applicazione.