Laurea? No grazie!

di Francesca Elia

I giovani italiani non sembrano più interessati al raggiungimento della laurea, quali sono le cause? Luigi Caiazzo, presidente di ELSA SMCV prova a rispondere. ( Francesca Elia)

laureato Il Ministero dell’istruzione, mediante uno studio sul "passaggio dalla scuola secondaria di secondo grado all'università", ha rilevato una notevole riduzione del numero di immatricolati presso gli atenei italiani. Conseguito il diploma un numero sempre maggiore di giovani decidono di non proseguire gli studi e  preferiscono affacciarsi al mondo del lavoro. Analizzando le percentuali raccolte la situazione appare molto critica rispetto ad altri paesi europei. Secondo un’indagine svolta da Almalaurea, infatti, i giovani iniziano a manifestare una totale sfiducia verso la laurea negli ultimi tempi poco richiesta anche dalle aziende italiane. Le cause della riduzione del numero di iscritti all’università sono legate ad aspetti economici o ad una incapacità di far un buon uso della laurea? A tale quesito ha risposto Luigi Caiazzo, presidente dell’associazione universitaria ELSA di Santa Maria Capua Vetere, impegnata anche in attività di orientamento:

“Senza dubbio le caratteristiche del sistema universitario italiano incidono sulla sfiducia con la quale uno studente neo diplomato va a impattarsi. La lungaggine del percorso universitario, la poca pratica (quasi del tutto inesistente) negli studi e l’insicurezza che ha comunque un laureato al termine dei suoi studi, credo siano i fattori principali che scoraggiano le iscrizioni

Quali strumenti potrebbero essere utilizzati per migliorare l’attuale situazione?
“Noi di ELSA SMCV abbiamo deciso di organizzare una serie di COP (colloquio di orientamento professionale) dal titolo: "laurea in giurisprudenza...e poi?!?!" nei quali vengono spiegate le prospettive che si aprono a un laureato in giurisprudenza, infatti contiamo di organizzare nel giro di un anno degli incontri sia con rappresentanti del notariato sia con rappresentanti della magistratura e/o avvocatura.”

In cosa consiste un COP?
“Proprio ieri abbiamo svolto il primo di questi incontri con i rappresentanti dell'arma dei carabinieri (capitano Carpino), guardia di finanza (cap. Funaro), esercito (Tenente colonnello Silverio) e corpo della forestale (Vice questore aggiunto Antonucci) che hanno illustrato non solo i criteri e i requisiti di accesso ai vari corpi ma sfatato tanti luoghi comuni e spiegato l'importanza che nella quotidianità assumono le conoscenze acquisite tra i banchi universitari, nella fattispecie nelle facoltà di giurisprudenza!

I giovani si dimostrano interessati a tali iniziative?
“La partecipazione iniziale è stata positiva, quello che noi abbiamo offerto, e contiamo di offrire ancora, è solo uno strumento concreto per orientare chi casomai si è "parcheggiato" a giurisprudenza senza un’ idea concreta sul proprio futuro!
Negli anni passati si diceva che l’università “era per pochi”, solo chi apparteneva ad una famiglia benestante aveva la possibilità di iscriversi. Ultimamente la situazione sembrava cambiata: grazie alle borse di studio molti giovani avevano una nuova chance. Con i vari tagli apportati anche al settore universitario, ci sembra però di assistere ad una regressione che fa del proprio stato sociale elemento determinante. Certo l’ ELSA non ha la bacchetta magica per risolvere il problema, ma offrendo diverse attività concrete agli studenti, quali simulazioni processuali, visite presso le istituzioni, seminari e conferenze cerca di sviluppare la formazione di uno studente universitario a 360°”.