Il Forum Nazionale dei Giovani marcia contro l’incubo delle carceri

di Francesca Elia

Per risolvere i problemi di sovraffollamento e scarsa igiene degli istituti di detenzione l’Italia si mobilita. (Francesca Elia)

carcere_1 Il prossimo 25 aprile il Forum Nazionale dei Giovani parteciperà alla “Marcia per l’amnistia, la giustizia e la libertà”, organizzata nella città di Roma per sollecitare un intervento concreto e decisivo del Parlamento italiano rivolto al miglioramento delle condizioni igieniche e non solo all’interno delle carceri del nostro paese. L’evento, alla sua seconda edizione dopo quello organizzato nel Natale del 2005, sarà aperto da Don Luigi Ciotti e Don Andrea Gallo. Il sostegno alla manifestazione proviene sia dall’ambito religioso, grazie all’appoggio di vari cappellani delle carceri e di Vescovi, sia dall’ambito politico-culturale; prenderanno parte alla iniziativa la CGIL Nazionale, CISL, UGL, UILPA e OSAPP (sindacati della Polizia Penitenziaria) e personalità di spicco quali Margherita Hack e Giuseppe Di Federico.

Anche stavolta il Forum scende in prima fila per denunciare una situazione ingestibile caratterizzata da sovraffollamento e cattiva gestione delle carceri; la “maglia nera al carcere” è stata consegnata all’Istituto Penale di  Lamezia Terme che raggiunge una quota di affollamento del 303%. Quali le cause principali? La presenza di molti detenuti in pendenza di giudizio e senza una sentenza di condanna definitiva, la mancanza di finanziamenti statali e la non operatività degli incentivi previsti dalla “Legge Smuraglia” per l’assunzione di detenuti, causa esaurimento budget per la copertura dei benefici fiscali.

Il portavoce del Forum, Antonio De Napoli, dichiara tutto lo sdegno del Consiglio Direttivo, affermando che “ la questione delle carceri è un tema centrale del delicato capitolo della giustizia italiana , pessime condizioni igienico-sanitarie, carenza del personale... tutto ciò costituisce un oltraggio alla dignità della persona umana.” Si richiede un intervento imminente del Governo e del Parlamento per non fare annegare nel silenzio le morti e suicidi dietro le sbarre dell’ingiustizia. Per la giornata del 25 Aprile è attesa un’attiva partecipazione con la speranza che la mobilitazione umana comporti una mobilitazione giuridica.{jcomments on}