Speciale elezioni CNSU 2013: intervista a Francesca Esposito (Rete Universitaria Nazionale)

di Francesco Cannone

ServizioCivileMagazine intervista su programmi, visioni e identità i capolista locali del IV distretto territoriale. La quarta è Francesca Esposito. (Francesco Cannone)

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LISTA N°4

“RUN - STUDENTI DI SINISTRA”

Francesca Esposito, 23 anni, al telefono racconta la storia del suo impegno nella rappresentanza studentesca, cominciato negli anni della scuola, durante i quali è stata per tre volte rappresentante d'istituto del Liceo Classico “Alfonso Maria de' Liguori” di Acerra ed ha collaborato con l'associazione “Unione degli Studenti”. Dal 2009 è iscritta alla Federico II, dove si è laureata in lettere moderne (ora studia filologia moderna) e ha fondato l'associazione universitaria “L'urlo di lettere e filosofia”, dando vita a   svariate iniziative. Entrata a far parte del consiglio degli studenti d'ateneo, è stata eletta anche senatrice accademica: “sono stata presente soprattutto per la questione degli appelli; ho cercato di contrastare l'abuso di potere da parte di alcuni docenti per garantire un minimo di democrazia”.

run_studenti_di_sinistraFrancesca, parlaci del tuo gruppo: orientamento, scopi e modi.
Scopo della RUN è essere un'associazione di ampio respiro, una rete nazionale di associazioni universitarie, un cartello elettorale all'interno del quale si possano riconoscere ragazzi che condividono una visione politica e vogliono darsi a una battaglia politica: è classicamente di sinistra tutelare chi più soffre, in questo caso vogliamo tutelare gli studenti che più soffrono. Siamo di centro-sinistra.

E qual è il vostro rapporto con il PD?
La maggior parte degli associati sono tesserati del PD, altri del PSI: le giovanili di questi due partiti hanno aderito ufficialmente al progetto della RUN. Ma ci tengo a precisare che siamo trasversali (a sinistra) e, soprattutto, ci tengo a precisare che, nonostante le voci che corrono, non siamo finanziati da nessuno, non ci dà un euro nessuno. In Campania il nostro fondo cassa per queste elezioni è stato di 220 €, ci siamo autofinanziati: 5 € a testa. Come manifesti abbiamo dovuto usare quelli nazionali. Altri gruppi si vantano di non prendere soldi dai partiti ma poi non dicono che li prendono dai loro atenei. Personalmente, sono per l'abolizione per legge dei finanziamenti delle università alle associazioni studentesche interne: regna l'oscurità (ndr: curiosate tra le spese di Federico II e Seconda Università di Napoli); almeno facciamo chiarezza.

In tutta Italia vi presentate insieme all'Udu, tranne che al Sud, dove correte da soli. Come mai?
Ci si è divisi per una differenza di percorsi. Ma non conosco più a fondo le ragioni di questa scelta, gli accordi sono stati presi a livello nazionale. A noi sarebbe convenuto fare una lista comune e mi avrebbe fatto personalmente piacere perché già collaboriamo con loro sia negli atenei che nel CNSU.

Andiamo al vostro programma. In che modo intendete migliorare la qualità della didattica?
Si deve avere il coraggio di parlare della 3+2, così non va bene, non dà sbocchi lavorativi immediati, fa perdere solo tempo, la specialistica fa solo ripetere i programmi della biennale, va rivista, resa diversa. Dobbiamo portare più in Europa la nostra università: ci vuole una 4 + 1 con l'ultimo anno valido come specializzazione abilitante.

Cosa proporrete per rendere effettivo il diritto allo studio?
Due cose fondamentali: 1) i governi regionali che non garantiscono il diritto allo studio devono essere sanzionati; 2) ci vuole una nazionalizzazione del diritto allo studio, che non va più gestito a livello regionale. Più una terza: l'imposizione di un equo modello unico nazionale di modulazione delle tasse universitarie.

Qual è la vostra posizione sul numero chiuso?
Siamo fermamente contrari al numero chiuso, che spegne i sogni di così tanti giovani. Non è normale che per entrare a medicina devi conoscere i confini del Tennessee. Proponiamo che il primo anno sia accessibile a tutti e che sia propedeutico: se non fai un tot di esami devi riscriverti e farlo da capo.

Cosa farete contro il nepotismo nelle università?
Purtroppo non se ne parla molto, ma solo quando diventa una moda che poi passa, e invece il nepotismo non passa mai. Bisogna aumentare, sulla strada di quanto previsto dalla legge Gelmini, il grado di parentela che consente di rispondere ai procedimenti per la chiamata all’insegnamento, trovando il modo di impedirlo anche a chi porta un cognome diverso ma ha comunque stretti legami, pur se velati. E ci vogliono concorsi seri con commissioni nazionali e prove scritte e orali. Infine, c'è bisogno di una legge nazionale che renda trasparenti le gare all'interno degli atenei.

Il sistema della rappresentanza studentesca universitaria secondo te.
Proporremo che il CNSU venga trasformato in organo che esprime parere obbligatorio e vincolante e che abbia anche la facoltà di proporre normative e non solo di analizzarne di già date. E poi, all'interno degli organi degli atenei, bisogna riequilibrare il rapporto tra docenti e studenti a favore di questi ultimi, il cui parere è praticamente ininfluente, o aumentando il numero dei secondi negli stessi oppure creando commissioni ristrette con un numero eguale di docenti e studenti.

Il tuo appello agli elettori.
Votateci perché siamo gli unici che cercano di essere i rappresentanti degli studenti che in questo momento sono in difficoltà; siamo gli unici con poche proposte, ma serie, possibili, realizzabili, mentre altri propongono irrealtà, dimenticando forse che non ci stiamo candidando a fare i ministri, ma i consiglieri del Ministro. E non credete alla favola dell'apartitismo trasversale conciliante sinistra e destra: come si comporteranno questi apartitici nel CNSU? Dietro l'apartitismo si cela l'assenza di una linea politica, che è indispensabile; faranno probabilmente come in passato: andranno dove li portano convinzioni e convenienze strettamente personali. Votate me perché non mi tiro indietro a niente, sento il peso dei problemi degli studenti, di tutti quelli con cui ho parlato e che ho conosciuto, che non arrivano a pagare nemmeno le tasse; votatemi perché non scendo a compromessi con nessuno e vado avanti con le mie idee.

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