In Piemonte meno soldi, progetti cancellati e meno volontari: 871 rispetto ai 2173 richiesti

di Anna Laudati

I risultati nazionali parlano chiaro: siamo a meno 7447 posti rispetto al 2006. Un problema di scarsa attenzione del legislatore nazionale nei confronti del Servizio Civile? (di Andrea Sottero)

Che le risorse destinate dal precedente Governo al Servizio Civile Nazionale fossero state ridimensionate rispetto alle aspettative era cosa nota. A di là delle ragionevoli polemiche che la decisione dell’ex Ministro delle Finanze Tommaso Padoa Schioppa aveva suscitato, va detto che la riduzione dei fondi non aveva stupito più di tanto, visto che, di fatto, non faceva che confermare un trend negativo iniziato almeno due anni fa: dai 52.825 posti del 2006 ai 45.563 del 2007.

 

Quest’anno sarebbero dovuti essere stanziati circa 300 milioni di euro per coprire le spese di 39.500 volontari. Tuttavia l’ulteriore taglio al bilancio 2008 di 33,5 milioni di euro si traduce in un ridimensionamento di 7447 posti.

La legge dei numeri diventa, però, ancora più inesorabile quando si va a guardare nel dettaglio all’interno delle varie realtà locali. Solo in questo modo, infatti, ci si rende conto di come la diminuzione dei finanziamenti, oltre a escludere molti giovani da un’opportunità che nella maggior parte dei casi risulta avere un alto valore formativo anche in termini di futuri impieghi professionali, vada ad escludere automaticamente dalle graduatorie delle proposte approvate e finanziate, un gran numero di progetti presentati a livello regionale.

Se si considera che molti dei progetti esclusi, risultano attivi già da alcuni anni, con un riscontro del tutto positivo per le istituzioni che li hanno promossi, si capisce al volo l’amarezza che trapela tra gli enti accreditati, in questi giorni che precedono il termine per la presentazione delle domande degli aspiranti volontari.

In Piemonte, ad esempio, erano stati approvati 449 progetti che prevedevano l’impiego di 2.173 giovani. Il prossimo bando selezionerà invece solo 871 volontari (più 9 suddivisi in due progetti finanziati direttamente dalla Regione). Tenuto conto che la graduatoria dei progetti stilata per quest’anno vede ai primi posti Comune e Provincia di Torino  (che si vedranno assegnati all’incirca il 75 % delle risorse disponibili), risulta evidente che agli enti che operano nella altre Province non rimangono che le briciole.

Così, ad esempio, la città di Alba per il prossimo anno dovrà presumibilmente fare a meno del supporto dei volontari in servizio civile, mentre la Provincia di Cuneo si è vista finanziata 11 delle 56 proposte avanzate, per un totale di soli 41 posti.

Un quadro che rappresenta la scarsa attenzione del legislatore nazionale nei confronti di un’iniziativa, quella del Servizio Civile, che potrebbe (e dovrebbe) avere un alto valore strategico. Come sovvertire questa “mala” tendenza?