Appello al Sindaco di Roma. Una “Casa per la pace e la nonviolenza”

di Anna Laudati

Scopo dell'iniziativa è quello di per far partire una cultura della pace, del dialogo e dell’accoglienza. L'appello è stato lanciato tra realtà pacifiste e nonviolente il 4 ottobre scorso. (Anna Laudati)

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Lunedì scorso, con un appello inviato al Sindaco di Roma, è stata chiesta  la costituzione di una “Casa per la pace e la nonviolenza” con un “Centro di documentazione sulla storia dell’obiezione di coscienza e del servizio civile”. La data 18 ottobre è stata scelta perché coincide con la ricorrenza della divulgazione della “Lettera ai giudici” (L’obbedienza non è una virtù) scritta nel  1965, da don Lorenzo Milani ai giudici che lo dovevano processare per vilipendio alle Forze Armate per aver difeso gli obiettori di coscienza accusati di viltà dai cappellani militari.

Non è un caso che Forte Boccea è stato fino al 2005 carcere giudiziario militare, in cui sono stati reclusi anche molti giovani che si dichiaravano obiettori di coscienza. Sarebbe quindi il luogo più adatto a creare un centro di documentazione sulla storia dell’obiezione di coscienza e del servizio civile come elaborato in un progetto del 2008 dell’Ufficio Nazionale del Servizio Civile presso la Presidenza del Consiglio e mai realizzato. Sarebbe un piccolo contributo per non disperdere un importante patrimonio di storia recente.

L’appello è stato lanciato tra le realtà pacifiste e nonviolente il 4 ottobre scorso, festa nazionale per la Pace, ed in pochissimi giorni ha raccolto moltissime adesioni che continuano a giungere, tra queste: Centro Studi Difesa Civile, Roma; Associazione Obiettori Nonviolenti; Arci Servizio Civile, Roma; Cipax; Cesc e Consorzio Città dell’Altreconomia.

Recenti episodi avvenuti in questa città confermano ulteriormente la necessità di avere un punto di riferimento per far partire una cultura della pace, del dialogo e dell’accoglienza, per questo chiediamo al Sindaco di Roma di costituire un tavolo di concertazione che porti alla rapida realizzazione della “Casa della pace”.