“Io riattivo il lavoro”: campagna Cgil per la legalità e la tutela dei lavoratori delle aziende sequestrate alla criminalità organizzata

di Ermenegilda Langella

“Io riattivo il lavoro” è la campagna lanciata dalla Cgil il 4 ottobre, che andrà avanti per mesi e si dispiegherà nelle piazze e nei mercati delle nostre città perché vengano restituiti alla collettività i patrimoni della criminalità e si possano valorizzare le enormi potenzialità di sviluppo di attività economiche e produttive. (Ermenegilda Langella)

legalit I beni confiscati alla criminalità organizzata costituiscono una grande risorsa economica e sociale per tutto il territorio nazionale e, in particolar modo, per quelle zone in cui la criminalità è maggiormente radicata. Con questa consapevolezza è stata costituita l’Agenzia Nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata con il decreto-legge 4 del 2010, ma mai divenuta operativa fino al 15 marzo scorso.

Nonostante la costituzione dell’Agenzia, però, numerosi sono i punti deboli relativi alle procedure previste per il reimpiego dei beni confiscati, a partire dall’inconsistenza degli strumenti normativi. Per questo, al fine di snellire e migliorare l'azione dello Stato sui beni sequestrati e confiscati, lo scorso agosto, il Ministro dell’Interno Cancellieri ha annunciato l’istituzione di una cabina di regia a cui partecipano una serie di attori come associazioni di imprenditori ed espressioni del mondo del lavoro e della società civile impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.

Tra i punti deboli della gestione dei beni confiscati vi è la condizione in cui versano i lavoratori coinvolti, loro malgrado, nel sequestro delle attività economiche e produttive per cui erano impiegati, rimanendo senza lavoro e senza reddito.

Pensando a loro la Cgil, insieme ad associazioni come l'Anm, Libera, Arci, Acli, Confesercenti, LegaCoop, Avviso pubblico, Centro Studi Pio La Torre, e Sos Impresa, ha scelto lo strumento di una proposta di legge di iniziativa popolare sulla quale raccogliere centinaia di migliaia di firme per ampliare l'attuale copertura degli ammortizzatori sociali, favorire l'emersione alla legalità dell'azienda nel momento della gestione da parte dell'autorità giudiziaria e sostenere il percorso di riconversione delle aziende per rilanciarle nella fase di confisca.

La campagna è rivolta al Paese, alle Istituzioni ed al Governo e l’obiettivo è quello di rendere le aziende sequestrate e confiscate presidi di legalità democratica ed economica capaci di garantire lavoro dignitoso e legale.