“Cresce il Welfare, cresce l’Italia”: a Roma il 31 ottobre sarà mobilitazione generale

di Ornella Esposito

Il no profit scende in piazza Montecitorio per gridare il suo “no” al Governo Monti che taglia drasticamente il Welfare. Mobilitatesi oltre 50 importanti organizzazioni del privato sociale e sindacati. (Ornella Esposito)

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Il terzo settore non molla e riunito nella rete “Cresce il Welfare, cresce l’Italia”, che conta oltre 50 organizzazioni no profit tra le più rappresentative, scende il 31 ottobre in piazza Montecitorio a Roma per gridare a Monti&co. di non contrapporre welfare e crescita economica, anzi, di ripartire proprio dal welfare per rilanciare il nostro Paese.

 

Negli ultimi due anni il Welfare ha subìto veri e propri attentati da parte del Governo, prima la spending review, ora la legge di stabilità.

“Assistiamo ad uno smantellamento non solo dei servizi – afferma Don Armando Zappolini, rappresentante del Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) – ma di tutto il sistema di Welfare”.

“Osserviamo – continua – che il decreto di stabilità non ha attaccato i grandi patrimoni e l’economia dominata dalla finanza. Con la mobilitazione del 31 ottobre vogliamo dare un segnale forte anche ai partiti politici in vista delle prossime elezioni”.

Gli fa eco Pietro Barbieri, Presidente della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap (Fish): “Il 31 ottobre sarà un giorno importante, un più ampio movimento chiede il cambiamento, l’inclusione, la prevalenza dei diritti sulle logiche di mera contabilità”.

“Ieri abbiamo patito scelte miopi che non vedevano lontano – prosegue – oggi subiamo scelte presbiti che non vedono quello che è sotto gli occhi di tutti”.

E sotto gli occhi di tutti ci sono anche i previsti 17.000 dipendenti, che la Legacoop Servizi stima perderanno il lavoro a causa del taglio ai contratti delle cooperative che operano nel settore pubblico.

“Così non si fa una vera revisione della spesa” – afferma Ferdinando Palanti, Presidente di Legacoop Servizi   – i tagli del Governo sono sbagliati per metodo e merito”.

“La riduzione della spesa pubblica è, oltre che possibile, doverosa, ma deve concretizzarsi con la riduzione proporzionale di sprechi ed inefficienze e non con tagli lineari ed indiscriminati per cui, a conti fatti, a pagarne le spese saranno, oltre ai cittadini in quanto utenti dei servizi, le imprese serie e corrette ed i loro dipendenti”.

La mobilitazione inizierà in mattinata: verrà allestito un palco a piazza Montecitorio dove si alterneranno testimonianze dal mondo del sociale e della musica. Prima, flash mob in vari punti della città, e dopo una delegazione della rete “Cresce il Welfare, cresce l’Italia” sarà ricevuta da esponenti delle istituzioni e dei gruppi parlamentari.

Intanto dalla Commissione Affari Sociali della Camera è arrivata una novità nei giorni scorsi. Sono passati alcuni emendamenti che rifinanziano: il Fondo per le politiche sociali (+450 milioni), il Fondo per la non autosufficienza (+400), il Fondo per la famiglia (+ 11 milioni), il Fondo per l’inclusione degli immigrati (+100 milioni) e infine il Fondo per il Servizio civile (+ 20 milioni).

Alcuni di questi non erano finanziati da anni, altri avevano una copertura assai limitata; i finanziamenti si limitano all’anno 2013.

Importante l’apertura del Governo, ma il 31 ottobre l’intero mondo del no profit, puntuale, scenderà in piazza Montecitorio, perché senza Welfare non ci può essere crescita.