Violenti scontri in molte piazze italiane, feriti tra giovani e forze dell’ordine. Questo il bilancio della giornata di sciopero europea indetta dalla CES

di Ermenegilda Langella

Scontri violenti in molte città in Italia e nel resto d’Europa in coincidenza della giornata di azione e solidarietà contro l’austerità. (Ermenegilda Langella)

scontri_piazze_italiane

La giornata di azione e solidarietà contro l’austerità, indetta dalla Confederazione Europea dei Sindacati che si è svolta oggi ed ha visto mobilitarsi migliaia di persone in centinaia di piazze in tutta Italia ed Europa, ha registrato, purtroppo, anche numerosi scontri e feriti tra le forze dell’ordine e i tantissimi giovani che hanno partecipato alle manifestazioni.

In molte città europee, in cui si sono svolte le manifestazioni, si sono registrati scontri e guerriglie, in particolare a Madrid dove la tensione è scoppiata quando le forze dell'ordine hanno cercato di disperdere centinaia di manifestanti che bloccavano un viale del centro della capitale, sparando proiettili di gomma. Disordini anche a Londra e a Parigi, dove si contano feriti tra i manifestanti e le forze dell’ordine.

scontri_piazze_italiane_2Roma, Torino, Milano, Genova, Firenze sono solo alcune delle piazze protagoniste degli scontri in Italia. A Napoli gli studenti hanno occupato i binari della stazione centrale mentre a Pisa è stata la Torre la protagonista di una rapida occupazione. Obiettivi di Milano le banche; di Torino, dove un poliziotto è stato ferito gravemente, il palazzo della Provincia; a Roma, invece, si sono registrati gli scontri più violenti con circa cinquanta arresti.

I manifestanti non erano solo quelli delle 100 piazze organizzate dalla Cgil i cui vertici, in una dichiarazione rilasciata oggi, hanno condannato con “estrema fermezza e massima intransigenza, tutti gli episodi di violenza”, ma anche quelli degli scioperi di Cobas, Cub per la scuola, studenti e centri sociali. Come accaduto in altre occasioni, in passato, tali e tanti concentramenti sono diventati terreno fertile per facinorosi e violenti che poco avevano a che fare con gli scioperi pacifici che pure si sono svolti in tante città.