Verso il World Forum for Child Welfare. Intervista a Sergio Cuomo, Presidente di Mentoring Usa-Italia

di Katia Tulipano

A pochi giorni dall’inizio del Forum Internazionale sul Benessere del bambino che torna a Napoli dopo 21 anni, ServizioCivileMagazine intervista Sergio Cuomo, Presidente di Mentoring Usa/Italia – Onlus, associazione che da anni organizza questo evento mondiale. (Katia Tulipano)

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"La famiglia, l'infanzia e l'educazione al centro delle nuove sfide dello sviluppo sociale: scenari globali, migrazione e cittadinanza attiva". E' questo il tema di cui discuteranno i leader mondiali nel campo dell’infanzia, le istituzioni, gli intellettuali, la società civile dal 26 al 29 novembre presso la Stazione Marittima di Napoli. A ServizioCivileMagazine, il Presidente di Mentoring USA-Italia, grande sostenitore della città partenopea come cornice per la XII edizione dell’IFCW, spiega in un momento di crisi in cui sono in discussione valori e diritti quali la famiglia e il lavoro, quali sono gli strumenti per riaffermare un sano e corretto sviluppo sociale.

Cos’è “Mentoring Usa-Italia”?
“Mentoring USA/Italia” onlus nasce nel 1998 dopo una fase di sperimentazione, sostenuta dal CNR, del metodo one–to–one di Matilda Raffa Cuomo, alla base della propria azione educativa. La mission si esprime attraverso gli omonimi Programmi diretti a prevenire e contrastare la dispersione scolastica, anche causa di bullismo, baby gang, violenza negli stadi, microcriminalità, droga. Ad oggi, circa 10.000 ragazzi sono stati reinseriti socialmente grazie all’affiancamento di un Volontario Mentore adeguatamente formato.

Perché avete fortemente voluto proprio Napoli come sede del World Forum for Child Welfare 2012?
Nel 2010 Matilda ed io abbiamo presentato al World Forum ed ottenuto l’assegnazione di Napoli a capitale sociale mondiale, a giusto riconoscimento di una città storicamente nota anche per l’interazione e l’integrazione dei popoli. A ciò ha contribuito fortemente l’interesse di Sua Eminenza il cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, e della Regione Campania. La coraggiosa proposta di Napoli e la sua accettazione ci resero particolarmente felici, considerato che, al tempo, l’immagine della città partenopea era internazionalmente martoriata dal problema dei rifiuti.

In un momento di crisi in cui sono in discussione valori e diritti quali la famiglia e il lavoro, quali sono gli strumenti per riaffermare un sano e corretto sviluppo sociale?
Sono convinto, e la realtà dei paesi più civili lo conferma, che per raggiungere l’obiettivo di una comunità sana e motivata sia necessario investire nell'istruzione, permettendo una crescita personale, umana e professionale che formi la classe dirigente del domani, responsabile e attenta alle istanze dei cittadini.

Cosa si aspetta da questa XXIII edizione del Forum?
Una grande partecipazione di organizzazioni e reti sociali coinvolte. Sono certo che il World Forum offrirà quegli spunti di riflessione capaci di accrescere la consapevolezza del mondo che ci circonda e di promuovere un cambiamento concreto verso un futuro migliore, più a misura di Bambino. Per fare ciò, tuttavia, bisogna mettersi al loro livello. Siamo i principali depositari del loro futuro. Il mondo sta cambiando e bisogna tener conto di queste trasformzioni con comportamenti e atteggiamenti che puntino alla valorizzazione delle diversità, che tengano conto delle varie esigenze. Bisogna puntare sul dialogo e l'incontro per educare l'opinione pubblica mondiale sugli interessi e il benessere dei bambini se vogliamo davvero una società più coesa e coerente con i principi costituzionali. Credo sia molto importante crescere in questa convinzione, crescere con questa educazione.