World Forum for Child Welfare: quale il ruolo dei giovani? Intervista a Luca Borriello, chair Youth Commitee

di Katia Tulipano

Con un’intervista a Luca Borriello, presidente dello Youth Committee – World Forum 2012 continua lo speciale di ServizioCivileMagazine sull’evento internazionale che si svolgerà a Napoli dal 26 al 29 novembre. (Katia Tulipano)

luca_borriello Ogni attore della società civile ha un ruolo fondamentale nel costruire il percorso di un futuro prospero per i bambini e le famiglie. Anche i giovani. “Sono la cerniera, non soltanto generazionale, tra i bambini dei cui valori questo forum si interessa e il migliore dei futuri possibili, che tutti noi ci auguriamo di costruire e di poter vivere in armonia e benessere” spiega Luca Borriello, che in questa intervista traccia i contorni dell’impegno cui sono chiamati i giovani nella cornice del WF012 e nel loro quotidiano. 

Cos’è lo “Young Committee”? Quale il suo ruolo all’interno del World Forum for Child Welfare?
Il comitato che ho l’onore di guidare per il WF2012 è stato istituito al fine di sensibilizzare i giovani agli importanti valori del meeting internazionale, racchiusi nel suo prolifico titolo. Essendo il World Forum un’assise sostanzialmente tecnica, ci si è premurati di individuare alcune tra le migliori organizzazioni giovanili o a vocazione giovanile che potessero espandere il carico di significati in dibattito ben oltre l’occasione scientifica delle plenarie e dei workshop in programma. Gli enti che vi hanno aderito costituiscono per noi un dinamico volano per tale disseminazione culturale, capace di raggiungere diverse centinaia di migliaia di giovani con ordinaria e straordinaria comunicazione. Il nostro lavoro, in questo senso, è centrato sull’idea che i giovani siano la cerniera non soltanto generazionale tra i bambini dei cui valori questo forum si interessa e il migliore dei futuri possibili, che tutti noi ci auguriamo di costruire e di poter vivere in armonia e benessere.

Dopo New York nel 2010 e Melbourne nel 2011, Napoli diventa la capitale del dibattito mondiale sul benessere del bambino. Un evento importantissimo.
Il cammino dell’International Forum for Child Welfare fu tracciato nel 1985 da Sir Leslie Kirkley, il primo direttore di Oxfam, e da Alan Davis, Presidente del Consiglio nazionale per il contrasto dell’abuso sui minori e violenza in famiglia negli Stati Uniti d’America. Effettivamente l’organo fu poi istituito nel 1989 in Finlandia, nel 1991 il World Forum fu subito svolto in Italia ed oggi, dopo ventitre anni, vi ritorna con un’incredibile rassegna di specialisti e studiosi del benessere del bambino. In qualità di Youth Engagement Committee ed insieme al Programm Planning Committee, siamo riusciti a coinvolgere cinque giovani speaker capaci di trattare aspetti di grande importanza nello scenario complesso e delicato che il meeting affronta e discute, come la cooperazione euroaraba in funzione dell’inclusione sociale dei giovani e la migrazione come sfida ed opportunità. Interventi di certo brillanti che qualificheranno l’edizione napoletana.

Nel tuo lavoro, tra l’altro, ti occupi di progetti che ruotano intorno a due capisaldi, “creatività” e “sociale”, quali strumenti chiave per superare il degrado che investe la condizione dei ragazzi nelle periferie del napoletano. Quali pensi siano gli strumenti necessari, le parole chiave, per portare il cambiamento sociale nelle varie periferie del mondo?
L’incrocio tra sociale e creatività, a mio avviso, fa il paio con quello tra rigenerazione umana e riqualificazione urbana. Non importa da quale capo si inizi a tirare la corda, l’importante è che qualcosa si muova. Ed è proprio in questo senso e con tale dinamica che continuo a ritenere la creatività come il prodotto tra la mancanza di risorse e la forza del desiderio, e l’atto creativo come un qualcosa che ogni volta si conferma nelle vibrazioni dei giovani. E mi fermo su nove parole-chiave a me care, nove espressioni di un possibile cambiamento sociale, reputandole chiavi di lavoro internazionali anche grazie alle quali aggiustare il mondo: Famiglia, Bellezza, Rigenerazione, Libertà, Unità, Legalità, Ecologia, Azione, Senso civico.